A quanto pare Silvio Berlusconi non ha nessuna intensione di mollare nella corsa al Colle. E così blocca le trattative sia all’interno del Centrodestra che quelle con gli altri partiti.
Secondo quanto si è potuto apprendere bisognerà dunque attendere fino a domenica perchè sciolga la riserva. Da più parti spingono perchè si faccia da parte proponendo però lui stesso un nome per il Quirinale, così da apparire come il vero vincitore di questa intricata partita.
Dal canto suo il leader della Lega, Matteo Salvini, ha fatto capire che l’operazione “scoiattolo’’ è finita e ha consigliato da lontano al Cavaliere di farsene una ragione.
“Farò una o più proposte assolutamente di alto livello senza che nessuno possa permettersi di mettere veti’’. Lo ha detto l’esponente leghista intervendo a Radio Libertà, il nuovo nome di Radio Padania. “Ho l’onere e l’onore di fare una proposta o anche più proposte condivise- ha aggiunto- c’è Draghi presidente del Consiglio, vediamo di fare scelte condivise’’. Facciamo qualche nome? “Nessuno. Non vorrei danneggiare un percorso utile che stiamo facendo’’, ha spiegato Salvini.
Mentre vanno avanti i colloqui segreti i bookmakers puntano su Pier Ferdinando Casini. Sarebbe lui, dopo Mario Draghi e Marta Cartabia, la terza scelta del borsino parlamentare.
Del resto al 66enne ex presidente della Camera non manca certo l’esperienza politica essendo passato dalla Democrazia Cristiana alle file di Berlusconi e infine al Pd.
Infine dopo giorni di discussione è finalmente arrivato il decreto legge per permettere ai grandi elettori in isolamento o in quarantena per il coviddi partecipare alle votazioni per il Quirinale.
Una delle proposte per consentire a tutti gli aventi diritto di partecipare alle elezioni del Presidente della Repubblica era arrivata dal presidente della Camera Roberto Fico, ossia un seggio drive-in per i grandi elettori contagiati o in isolamento a causa del covid. L’escamotage tecnico sul voto del prossimo inquilino del Quirinale era piaciuto ai capi gruppo di Montecitorio.
Al momento sono più di 30 i deputati e i senatori positivi o in quarantena.
Certo che le Istituzioni non fanno una bella figura. Che ci sarebbe stata l’elezione del Presidente della Repubblica lo si sapeva…da qualche tempo e che l’epidemia che sta mettendo in ginocchio il Paese non era certo una novità. Bastava organizzarsi un pò.
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