“Draghi è l’uomo giusto per ripartire” Lo afferma Alberto Bozza (Forza Italia). E Iraci Sareri (Confartigianato): “Adesso misure rapide per farci rialzare la testa”

“In un Veneto cuore pulsante del Pil italiano e che soffre la drammatica crisi economica dovuta al Covid, serve, come non mai, una personalità del livello e della competenza di Draghi al Governo. Per questo sottolineo l’impegno di Forza Italia, che oggi con il suo Presidente Berlusconi ha confermato che la scelta di Mario Draghi è quanto lui aveva indicato nelle ultime settimane riferendosi a personalità di alto profilo istituzionale. Forza Italia con scelta ancora una volta si dimostra cerniera e forza di gravità politica del centrodestra più pragmatico, concreto e realista, che sa guardare e capire il mondo produttivo delle imprese e dei loro lavoratori. L’impegno di Forza Italia su Draghi aiuterà a indirizzare il Paese fuori da una crisi senza pari”.

A dirlo Alberto Bozza, Consigliere regionale di Forza Italia: “Si deve agire subito con responsabilità per la formazione del Governo – dice Bozza – quindi evitando balletti sterili e patetici per le poltrone e raggiungendo un accordo ampio su un programma chiaro per un Governo istituzionale e politico, con figure tecniche in alcuni ministeri e politiche in altri”.

Bozza poi fa un ragionamento politico, perché Draghi può essere la strada per nuovi scenari nella politica italiana: “Forza Italia può riunire al tavolo tutte quelle forze liberali e riformiste che sono consapevoli come sia necessario metterci energia e impegno per risollevare il Paese, l’economia, il lavoro, l’impresa, per sburocratizzarlo, per riformare giustizia e pubblica amministrazione. Da questo tavolo potrebbe nascere anche una nuova prospettiva politica nell’alveo del centro e del centrodestra e sia trainata dai valori, dagli ideali e dalle battaglie politiche di Forza Italia”.

Ed ecco il parere di Confartigianato, nella parole del presidente Iraci Sareri. “Gli imprenditori artigiani, che in provincia di Verona mettono assieme quasi 25mila imprese, i loro lavoratori dipendenti, che arrivano ad oltre 58mila, e le loro famiglie, continuano ad esprimere preoccipazione, perché ora dovranno necessariamente entrare in campo persone competenti e responsabili. In ballo c’è il futuro del nostro Paese, che passa per la gestione dell’emergenza sanitaria e la programmazione del rilancio economico. Una crisi al buio, nel momento in cui invece la politica avrebbe dovuto dare il meglio, non ha fatto altro che allontanare il sentire comune dal mondo della politica”.
“Senso della realtà e senso di responsabilità, ecco i due principi che, in una situazione drammatica per il Paese e alla vigilia del più grande piano di investimenti dal dopoguerra, dovrebbero guidare chi ha responsabilità di governo” , conclude Iraci Sareri, auspicando interventi rapidi e mirati per una categoria in grave sofferenza.