“E’ passsato anche il fatidico 8 giugno. Quello che, se non stavamo attenti, avremmo avuto 151mila malati in terapia intensiva. Invece sono 286. E dopo 20 giorni dalle aperture di maggio, non c’è alcun segno di quel ritorno della pandemia che certi esperti davano per scontato. Quest’ultimo punto è importante e deve essere ricordato con chiarezza».
Il virologo Guido Silvestri, invita a guardare ai numeri per prendere atto del fallimento dei modelli matematici: i dati mostrano che sono stati «inadeguati a prevedere l’andamento reale dell’epidemia», osserva lo scienziato italiano docente negli Usa alla Emory University di Atlanta.
«Senza fare polemiche, perché ognuno fa del suo meglio – precisa – credo sia giusto verso i cittadini italiani, che per mesi hanno compiuto sacrifici durissimi, ammettere questo fatto e promettere che tali modelli non saranno più usati per prendere decisioni politiche, ad esempio per le scuole».
Anche il bollettino di ieri conferma infatti che «la ritirata continua: scende il numero totale dei ricoverati in terapia intensiva per Covid-19 in Italia, che sono ormai al 7,0% del valore di picco. Scende anche il numero dei ricoveri ospedalieri totali (da 5.002 a 4.864, quindi di altre 138 unità), mentre i casi attivi totali scendono da 35.877 a 35.262, quindi di altre 615 unità».
«Prima del 4 maggio -, ricorda Silvestri – gli autori dei modelli matematici sugli effetti della fase 2 che si stava pianificando, basandosi su modelli matematici hanno detto al Paese: “Sappiate che, non appena si riapre, i casi sicuramente saliranno. Di poco se riapriamo un po’, tantissimo se riapriamo molto”. In altre parole, ci aspettava un disastro. Mentre altri esperti hanno detto: “Il virus dovrebbe avere andamento stagionale, non c’è motivo di temere una catastrofe estiva”. Ebbene, “le cose sono andate come sappiamo”.
Anche guardando agli Stati Uniti, le conclusioni dell’esperto restano le stesse.«In molti – scrive – mi chiedono come vanno le cose ad Atlanta e in Georgia. Direi bene, con una situazione sotto controllo e un totale di 51.898 casi e 2.174 morti, di cui ieri 4. Interessante notare che in Florida, Stato dal lockdown minimo, la mortalità per 100mila abitanti è ancora più bassa (12,6)».
Il prof. Silvestri parla della possibilità che la seconda ondata sia favorita dai bambini positivi asintomatici. Silvestri spiega: “Gli studi sulla possibilità di infettarsi e di trasmettere l’infezione da SARS-CoV-2 da parte dei bambini e ragazzi sono ancora in evoluzione in tutto il mondo sebbene sia ormai noto che essi rappresentino una percentuale molto bassa dei casi documentati di COVID-19″.
Quindi aggiunge: “Le revisioni sistematiche condotte finora sono rassicuranti e suggeriscono che i bambini asintomatici trasmettano l’infezione con bassissima probabilità e che l’efficacia della chiusura delle scuole nel contenimento del contagio durante epidemie pregresse da Coronavirus (SARS, MERS) e in quella da SARS-CoV-2 è molto bassa”.