Diciannove le università coinvolte in questo percorso di dottorato in Scienze motorie e sportive, istituito lo scorso anno, con l’importante inserimento del Conservatorio di Musica dell’Abaco di Verona in seguito alle indicazioni del Mur nell’ambito delle iniziative Pnrr.
L’Istituto di Alta formazione musicale di Verona è stato coinvolto grazie alla collaborazione scientifica con il dipartimento di Neuroscienze, biomedicina e movimento dell’ateneo, e sarà sede di una borsa di ricerca che mira a valutare gli effetti di interventi integrati di musicoterapia e stimolazione cognitiva delle rappresentazioni corporee e della funzionalità motoria in persone anziane e in presenza di patologie degenerative.
Dottorato in Scienze motorie e sportive: come candidarsi
Le borse di dottorato in Scienze motorie e sportive messe a bando sono in totale 33 cui si aggiunge un posto senza borsa. I candidati e le candidate potranno concorrere per un massimo di cinque posizioni, indicando un ordine di preferenza nei progetti presentati.
Le candidature sono aperte fino al 25 luglio 2024. Tutte le informazioni per accedere e i dettagli sul percorso formativo sono disponibili a questo link.
I candidati vincitori di una borsa lavoreranno, in base al titolo di ricerca scelto, in una delle università aderenti al progetto: Università di Verona Conservatorio di musica di Verona, Libera università di Bolzano, università di Foggia, università di Torino, università di Roma “Foro italico”, università di Padova, università del Molise, università Magna Grecia di Catanzaro, università telematica san Raffaele di Roma, università telematica Pegaso, università di Pisa, università dell’Aquila, università Gabriele D’Annunzio Chieti-Pescara, università di Trento, università di Roma “La Sapienza”, università di Salerno, università di Brescia, università di Palermo, università di Bari Aldo Moro.
Il dottorato promuove la mobilità all’estero, per un periodo di almeno sei mesi, in qualificati centri universitari e di ricerca, grazie alle collaborazioni degli atenei che afferiscono al Dottorato, favorendo la convergenza di esperienze, metodologie e strumentazioni. Tra le sedi universitarie estere: Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Norvegia, Spagna, Svizzera, Grecia, Danimarca, Germania, Slovacchia, Portogallo e Stati Uniti.
Il commento
“Il Din – spiega Federico Schena, coordinatore del Dottorato – promuove attività di ricerca integrate in diversi curricula che spaziano dallo studio della prestazione sportiva e delle metodologie di allenamento, alla prevenzione delle malattie cronico degenerative, allo studio delle migliori strategie di insegnamento dell’attività motoria e sportiva in ambito scolastico.
Questo tipo di percorso garantisce anche un’ottima collocazione lavorativa in ambiti sempre più dinamici e diversificati come sono quelli dell’esercizio fisico e dello sport”.