Prima gli Stati Uniti o la Francia? Meglio aprire un flagship store in Rodeo Drive e sfidare in casa il gigante della lingerie di lusso, Victoria’s Secret, oppure raddoppiare (da 150 a 300) i negozi Calzedonia, Intimissimi, Tezenis, sinonimo di intimo di qualità a prezzi abbordabili, a Parigi e nelle grandi città francesi e portare ben oltre il 60% la quota di export di un gruppo che fa 2 miliardi di fatturato, il terzo nella graduatoria del tessile-abbigliamento dopo Prada e Giorgio Armani? Sandro Veronesi, il patron del colosso italiano Calzedonia-Intimissimi-Tezenis, tutti marchi di sua invenzione, sa misurare e calibrare le sue uscite pubbliche. L’inserto di economia del quotidiano Le Figaro dichiara che è pronto ad aprire in tutta la Francia almeno altri 150 negozi con i marchi Calzedonia, Intimissimi e Tezenis e senza ricorrere al solito, ben rodato, sistema del franchising (che copre più di due terzi degli oltre 4 mila punti-vendita in tutto il mondo). «Apriremo direttamente i nostri negozi», ha spiegato Veronesi ad Anne-Sophie Cathala, inviata del Figaro convocata apposta a Verona, negli uffici del gruppo, per l’importante comunicazione, «perché in questa prima fase è bene controllare quasi di persona, negozio per negozio. Stiamo investendo 200 milioni per la conquistare il mercato francese. Poi, a poco a poco, passeremo la mano come abbiamo fatto con successo in tutto il mondo».