Un disastro, un tennistico 6-1 che non ammette giustificazioni per un Verona che a Bergamo non è mai stato in partita ed è crollato contro l’Atalanta di Gasperini. E’ stata una di quelle partite in cui la Dea è sembrata inarrestabile con un’organizzazione offensiva da top d’Europa: ci hanno infatti pensato gli attaccanti bergamaschi, Retegui, De Ketelaere e Lookman, a chiudere la disputa già a metà della prima frazione di gioco, dopo il vantaggio di De Roon arrivato a pochi minuti dall’inizio della partita. Da parte dei gialloblù non c’è stata una grande reazione e a poco è servita la rete di Sarr. L’approccio del Verona è apparso ancora sbagliato e poco incisivo con i giocatori nerazzurri che hanno dominato sia a livello fisico che tecnico arrivando prima sulle seconde palle e vincendo tutti i duelli uno contro uno. Eloquenti sono le scuse di Zanetti che a fine partita si è presentato sotto il settore ospiti del Gewiss Stadium per chiedere scusa ai tifosi gialloblù accorsi a Bergamo per seguire la squadra. Lo stesso allenatore gialloblù non si è presentato ai microfoni dei giornalisti nel post partita, al suo posto c’era il direttore sportivo Sean Sogliano che però ha messo subito le cose in chiaro dicendo che il mister, per ora non rischia l’esonero: “Siamo una società che ha sempre dimostrato di lottare fino alla fine con il proprio allenatore prima di prendere una decisione del genere”. Ma perché quindi Zanetti non ha parlato davanti alle telecamere? Sogliano ha spiegato che dopo una partita del genere la cosa più utile è archiviare e pensare subito alla prossima gara “che è tra pochissimi giorni, quindi meglio evitare all’allenatore di sprecare preziose energie per rispondere alle domande. Inoltre il mister è un ragazzo molto emotivo e questa sconfitta gli resterà addosso e, dato che abbiamo solo tre giorni per smaltirla, penso che lui debba già pensare a Lecce”. Zanetti ha avuto solo pochi giorni per preparare la sfida di domani alle 18:30 contro i salentini, ma questo forse non è del tutto un male. La fresca sconfitta potrebbe tirare fuori una reazione nervosa non indifferente da parte dei giocatori feriti nell’orgoglio da un risultato così netto e una prestazione così scadenti. Inoltre in campo a Lecce si rivedranno sicuramente alcuni elementi che a Bergamo sono stati risparmiati come Tengstedt e Lazovic che potrebbero dare una nuove energie alla squadra. A Lecce ci sarà da migliorare sicuramente nella fase difensiva che nelle ultime due sconfitte veronesi è sicuramente l’aspetto che ha influito di più sui risultati negativi: 9 gol subiti nelle sfide contro Monza e Atalanta e 21 gol subiti in totale che portano la fase difensiva gialloblù ad essere la peggiore del campionato. L’unico a salvarsi della linea difensiva è stato il giovane Ghilardi, alla sua terza partita di fila da titolare, che potrebbe quindi essere ancora schierato dal 1° minuto. Si candida ad una maglia da titolare anche il numero 9 gialloblù Sarr che, nelle due uniche occasione della partita per la squadra scaligera, ha preso un palo e ha fatto un gran gol. Sicuramente guadagnare tre punti contro il Lecce sarebbe fondamentale per morale e classifica. La squadra di Gotti occupa attualmente l’ultimo posto in classifica a quota 5 punti, il Verona è 15° a quota 9, ma con soli due punti di margine sulla zona retrocessione. Considerando anche che Montipò e compagni dopo il Lecce sfideranno Roma, Fiorentina e Inter, i tre punti sarebbero quindi cruciali per mettere ancora più distanza con una diretta concorrente. Giulio Ferrarini