Donella e Maruzzo, addio a due maestri del diritto Di grande competenza e impegno civile, appassionati della loro professione, hanno caratterizzato una grande stagione di Verona

Prima Dario Donella, 95 anni, poi Paolo Maruzzo: in pochi giorni il mondo degli avvocati veronese piange due grandi maestri del diritto, ciascuno nel proprio ambito.
Dario Donella aveva 95 anni. Titolare di uno degli studi legali più affermati di Verona, non ha mai tralasciato l’impegno politico che da giovane lo aveva portato sui banchi del consiglio provinciale per la sinistra e poi nel 1994 era stato candidato a sindaco per il centro-sinistra, venendo sconfitto al ballottaggio da Michela Sironi. Donella negli anni si è occupato di transazioni e cause particolarmente delicate. Era il legale, nel 2005, della società proprietaria delle ex Cartiere e con l’allora sindaco Zanotto non mancarono duri confronti. Due anni dopo seguì l’arbitrato tra Giambattista Pastorello e Pietro Arvedi per la cessione dell’Hellas. Di lui ha tracciato un ricordo l’avvocato Lamberto Lambertini: “La sua propensione culturale e l’amore per l’aggiornamento facevano la felicità di avvocati e professionisti in genere che ricorrevano continuamente alla sua consulenza generosa, presentando problemi di societario, urbanistico, commerciale, fallimentare, lavoro: tante specializzazioni quante erano le biblioteche nelle quattro sale riunioni del suo studio. Per questa preparazione vasta e per il bisogno di mantenersi costantemente informato, il suo studio aveva una clientela a largo spettro, con avvocati associati, settorialmente specializzati, con vere eccellenze in amministrativo, lavoro e societario”.
Aveva anticipato i tempi.
“Ma Donella è stato anche un eccellente presidente dell’ordine scaligero, contrastato anche in questo ruolo, solo perché era rigoroso e professionalmente superiore ai suoi critici”.
Grande sportivo, runner e velista e sciatore, Donella ha dovuto fare i conti con uno studio legale che “si sfarinerà progressivamente fino al ritiro di Dario, una grave perdita”.
Diverso invece l’ambito di lavoro di Maruzzo, grande penalista specializzato soprattutto nei reati a mezzo stampa, classe 1947 che si è spento improvvisamente. E’ stato protagonista come legale di molti processi per Mani Pulite negli anni Novanta,per la Tangentopoli veronese e poi per i maxi processi di droga, mentre negli anni Ottanta, quando si stampavano a Verona i periodici Mondadori, è stato difensore in molti processi per diffamazione a mezzo stampa e su questi reati si era specializzato con collaborazioni importanti con colleghi milanesi. Di grande umanità e generosità, patrocinava anche gratuitamente se riteneva che la causa fosse nobile e giusta.