“La generosità dei veneti nella donazione degli organi è un esempio luminoso di solidarietà e civiltà. Un ulteriore attestazione del cuore grande di migliaia di cittadini della nostra regione, che, ancora una volta, dimostrano un impegno straordinario verso la vita. Il report del Centro Nazionale Trapianti, relativo al 2024, evidenzia infatti il notevole impegno della popolazione veneta: Verona si posiziona al terzo posto tra le città italiane con oltre 100.000 abitanti, con una percentuale di consensi alla donazione pari al 76,2%, mentre Padova occupa il sesto posto con il 73,9%.
Ma non solo le grandi città: anche i piccoli comuni veneti si distinguono per la loro straordinaria sensibilità. In testa alla classifica regionale troviamo Chies d’Alpago, un piccolo comune del bellunese, con un impressionante 90% di consensi alla donazione, segno tangibile di una comunità che sa riconoscere l’importanza di un gesto che salva vite. A seguire, Lorenzago di Cadore e Vallada Agordina completano il podio, dimostrando che anche nelle realtà più piccole cresce una cultura della donazione”.
Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, esprime la sua gratitudine ai numerosissimi cittadini del Veneto che, in occasione del rinnovo del proprio documento d’identità, hanno dichiarato la volontà alla donazione di organi e tessuti. I numeri sono stati presentati questa mattina dal Centro nazionale trapianti che, in vista della Giornata nazionale della donazione degli organi che si celebra venerdì prossimo 11 aprile, ha analizzato i dati delle anagrafi di oltre 7mila Comuni italiani.
Gli indicatori presi in considerazione sono la percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi. Complessivamente il Veneto lo scorso anno ha raccolto tra i propri cittadini circa 310mila dichiarazioni di volontà alla donazione degli organi: 70,5% sì, 29,5% no, 40,5% astenuti, al quarto posto in Italia per percentuale di consensi. La media nazionale nel 2024 si è attestata a quota 63,7% sì, 36,3% no, 42,2% astenuti.
“Questi risultati – ha aggiunto Zaia – non sono frutto del caso, ma di una lunga e attenta sensibilizzazione verso l’importanza della donazione degli organi, che non solo può cambiare una vita, ma rappresenta anche un atto di amore e di speranza verso gli altri. La regione Veneto si conferma, dunque, un faro di generosità e un esempio da seguire”.
Verona divisa in 2. Gli Ambiti Territoriali
Con una delibera proposta dall’Assessore alla Sanità e Sociale, Manuela Lanzarin, la Giunta regionale ha approvato un importante aggiornamento degli Ambiti Territoriali Sociali nella nuova organizzazione dei servizi sociali. Verona sarà suddiviso in due:ATS VEN_26 – Verona, coincidente con il perimetro del territorio del Distretto 1 Verona Città dell’Azienda ULSS 9 Scaligera, composto dai Comuni di Verona, Bosco Chiesanuova, Buttapietra, Castel d’Azzano, Cerro Veronese, Erbezzo, Grezzana, Roverè Veronese, San Martino Buon Albergo, San Giovanni Lupatoto; ATS VEN_27 – Est Veronese, coincidente con il perimetro del territorio del Distretto 2 Est Veronese dell’Azienda ULSS 9 Scaligera, composto dai Comuni di San Bonifacio, Albaredo d’Adige, Arcole, Badia Calavena, Belfiore, Caldiero, Cazzano di Tramigna, Cologna Veneta, Colognola ai Colli, Illasi, Lavagno, Mezzane di Sotto, Montecchia di Crosara, Monteforte d’Alpone, Pressana, Roncà, Roveredo di Guà, San Giovanni Ilarione, San Mauro di Saline, Selva di Progno, Soave, Tregnago, Velo Veronese, Veronella, Vestenanova, Zimella.