Fischio d’inizio, domani alle ore 11. Damiano Tommasi riceverà l’investitura ufficiale e darà il via al suo mandato di sindaco di Verona. Il tutto, avverrà con un breve passaggio di consegne col suo predecessore, poi Palazzo Barbieri sarà tutto di Tommasi e della sua squadra.
Comincia il lavoro vero e proprio, secondo un programma che non ammette “vacanze”. La scelta della Giunta entro una decina di giorni (meglio se prima…), poi entro 20 giorni la convocazione del primo attesissimo Consiglio, nel quale presentare il “Governo”, le sue deleghe e, soprattutto, gli indirizzi generali di quella che Tommasi ritiene il percorso da seguire in questi cinque anni.
LE IPOTESI. La Giunta, dunque, è il primo punto all’ordine del giorno. Come già detto ieri, il totonomine è già partito e Tommasi dovrà, com’è normale in questi casi, usare molto bene il bilancino, per conciliare tutte le esigenze. Che sono tecniche, di competenza, politiche, di genere, di opportunità. A parole sembra facile, nei fatti è sempre un po’ più complicato. Di sicuro, il vice sarà una donna, quindi, sarà una vicesindaca. Il nome di Alessia Rotta è sempre molto gettonato, per una serie di motivi tutti assolutamente forti. Ha legami stretti con Roma e con i canali istituzionali, utilissimi. E’ del Pd, al quale “spetta” di sicuro un ruolo-chiave. Ha esperienza amministrativa, anche questo elemento fondamentale per andare a colmare qualche inevitabile deficit.
Gli altri quattro nomi al femminile (in Giunta saranno 5 uomini e 5 donne) potrebbero essere Elisa La Paglia (scuola?), Beatrice Verzè, Jessica Cugini, Elisa Dalle Pezze. Ma non sono escluse scelte esterne, proprio per andare a garantire esperienza in certi delicati settori.
Lo stesso discorso vale in campo maschile dove il Bilancio sembra essere destinato a Federico Testa, già deputato Pd e presidente dell’Enea, l’agenzia nazionale per le tecnologie e l’energia. Testa è molto vicino a Traguardi, che non a caso l’aveva anche indicato a suo tempo come possibile alternativa a Damiano Tommasi.
Per gli altri nomi, sembra probabile la nomina di Italo Sandrini, Tommaso Ferrari, Federico Benini, Alberto Battaggia e lo stesso Bertucco (ma in questo caso, in alternativa a Jessica Cugini, del suo stesso gruppo). Anche qui, possibili altre scelte esterne, il tutto da valutare con attenzione, nel segno dell’equilibrio. La squadra è nello…spogliatoio e attende, con ansia, che il mister dia la formazione.