L’articolazione del ginocchio vive di equilibri muscolari per certi versi molto delicati, soprattutto quando si richiede una funzionalità sportiva.
Oltre agli equilibri necessari alla funzionalità è richiesta anche una sufficiente forza muscolare in rapporto al peso del soggetto ed alle necessità motorie quotidiane e sportive.
Vi sono alcune patologie del ginocchio che possono dar segno di sé proprio quando il tono muscolare scende al di sotto di un determinato standard: in particolare sono le patologie a carico dei menischi e quelle a carico delle cartilagini femoro-rotulee, le prime a manifestarsi.
Il motivo è da ricercare principalmente in una sorta di instabilità rotulea in relazione all’insufficienza muscolare (in particolare del quadricipite femorale) ed in un diminuito effetto “ammortizzatore” determinato dalla sinergia muscolare (agonisti-antagonisti).
Il tono ed il trofismo della muscolatura sono determinanti anche ai fini della plasticità del movimento (cinematica).
La forza muscolare è strettamente correlata con la resistenza muscolare: quest’ultima è la capacità di eseguire contrazioni muscolari ripetute contro una resistenza esterna per un periodo di tempo prolungato.
L’aumento della forza del muscolo tende ad incrementarne anche la resistenza muscolare.
Per una persona non sportiva è probabilmente più importante lo sviluppo della resistenza muscolare piuttosto che l’incremento della forza o della potenza, in quanto le attività della vita quotidiana, richiedono più che altro doti di resistenza muscolare. Questo aspetto si fa via via più importante con l’aumentare dell’età (anziani) che è la causa principale della sarcopenia (perdita di tessuto muscolare). La maggior parte di movimenti compiuti nella pratica sportiva sono invece spesso esplosivi, per cui, per essere efficaci, necessitano sia di forza che di velocità.
Un programma di allenamento della forza muscolare induce molti adattamenti fisiologici; tra questi vi è un effetto “ipertrofico” delle masse muscolari, un rafforzamento delle strutture non contrattili, quali tendini, legamenti e cartilagini. Rinforzare la muscolatura aumenta inoltre, il contenuto minerale dell’osso che diviene più resistente (prevenzione dell’osteoporosi).
Fare esercizio fisico significa tonificare anche la muscolatura, ma sarebbe superficiale parlarne in termini generici: le scienze motorie si sono molto evolute (nonostante l’opposizione di alcune categorie professionali) e oggi è più corretto definire in modo preciso le modalità di rinforzo muscolare.
L’esercizio isotonico, l’esercizio isometrico, l’esercizio eccentrico, l’esercizio isocinetico e molte altre metodologie specifiche legate anche ad esercitazioni tecniche, rappresentano alcuni metodi importanti per migliorare la forza muscolare.
Gli obiettivi del rinforzo muscolare sono:
ottenere un potenziamento selettivo dei distretti muscolari prescelti, evitando di sovraccaricare le strutture adiacenti;
ottenere un riequilibrio del corretto rapporto agonista/antagonista;
ottenere il riequilibrio omo/controlaterale.
Spesso le metodiche di rinforzo muscolare sono coadiuvate con esercizi di stretching e propriocezione.
Giorgio Pasetto