“L’apertura di attività artigianali per la produzione e la vendita di cibi etnici non è soggetta ad autorizzazione comunale e non è quindi possibile, da parte del Comune, avere un controllo sui numeri crescenti di questo fenomeno. Visto che per tali punti vendita è sufficiente l’iscrizione alla Camera di Commercio, è stato indispensabile intervenire a posteriori con il divieto di apertura ex novo di tali attività artigianali”. Questo il commento dell’assessore alle Attività economiche Marco Ambrosini, in merito alle polemiche sulla gestione delle nuove aperture di alcune tipologie di attività in città sollevate da esponenti della Lega Nord.
“Lo stesso discorso vale per le sale gioco e videolottery – aggiunge Ambrosini – che per aprire necessitano invece dell’autorizzazione della Questura e per le quali il Comune è potuto intervenire solo in termini di limitazione degli orari di apertura al pubblico”.
“Vorrei infine ricordare ai dirigenti della Lega Nord che oggi lamentano un ritardo nell’intervento dell’Amministrazione, che il loro collega di partito e mio predecessore – conclude Ambrosini – ha avuto otto anni per predisporre questa delibera che è invece rimasta incompiuta e che io, nei primi mesi del mio mandato, ho perfezionato, integrandola con l’emendamento finalizzato a bloccare anche le nuove aperture di friggitorie, e fatta approvare”.