“Il Veneto non è la Regione con più positivi in Italia: è la Regione che ogni giorno trova più positivi perché li andiamo a cercare a tappeto”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, torna sui dati relativi all’emergenza coronavirus. “Il numero assoluto non vuol dire niente”, ha risposto il governatore ai cronisti. “Quello che conta è la percentuale di positivi sul tampone. Noi facciamo 60 mila tamponi al giorno, tra molecolari e rapidi, e i nostri dati non sono paragonabili a quelli di chi ne fa 16 mila. Bisogna anche scorporare i dati relativi ai tamponi molecolari, così da poter e fare un confronto con i dati di Regioni che non eseguono test rapidi, altrimenti non è corretto”, ha tenuto a sottolineare Zaia.. “Perché”, ha spiegato, “in Veneto chi risulta positivo a un test rapido viene poi sottoposto al tampone molecolare per conferma della diagnosi e quindi non è una normale ricerca di positivi, il dato è anomalo”.
IL CONFRONTO
Solo quello che “può essere standardizzato può essere confrontabile”, ha aggiunto la direttrice del dipartimento di prevenzione regionale, Francesca Russo, sottolineando che le Regioni hanno “modalità di calcolo e strategie diverse che non sono confrontabili”. Ad esempio, il Lazio non sottopone a tampone i contatti stretti di positivi che rimangono asintomatici, che sono quindi in quarantena per 14 giorni ma non rientrano nel monitoraggio, ha riferito la Russo. Il Veneto invece sottopone a tampone anche i contatti stretti asintomatici, e tra questi trova ovviamente dei positivi. E ancora Zaia: “Sul numero dei positivi vorremmo capire ufficialmente e ne ho parlato anche con il professor Brusaferro se i dati sono omogenei a livello nazionale. Gli ho detto: “guardi, faccia qualcosa, la virtuosità viene punita. Alcune fanno solo tamponi molecolari, altre un po’ di rapidi. Non è un dato omogeneo. Le Regioni hanno caricato entrambi i tamponi? Siamo in due o tre a livello nazionale. Non è vero che il Veneto è la Regione con più positivi in Italia, noi li andiamo a cercare di più. Non siamo un’isola felice, ma attenzione a non guardare i dati assoluti”. In Veneto è positivo lo 0,8-1% della popolazione. Zaia ha poi annunciato che a breve potrebbe essere emanata una nuova ordinanza anti-assembramenti.