Sulla vicenda della discarica di Amianto a Caluri di Villafranca è arrivata l’approvazione in consiglio Regionale di mozioni bipartisan. Con il voto si è imboccata finalmente la strada buona verso lo stop.
Ne sono convinti i consiglieri regionali del Pd Veneto, Anna Maria Bigon e Andrea Zanoni, firmatari di una delle due mozioni messe al vaglio dell’aula ed approvate da maggioranza e opposizione. “L’unanimità raggiunta dal Consiglio regionale nel chiedere che la Giunta si faccia portavoce delle contrarietà del territorio alla discarica di amianto a Caluri, – dicono Bigon e Zanoni – è un segnale importante, come fin da subito auspicato, per raggiungere l’obiettivo dello stop a questa realizzazione. Teniamo presente che già sono depositati due pareri di contrarietà alla discarica, da parte dell’Ulss e dell’autorità militare dell’aviazione. che sollevano problematiche di carattere sanitario. Dunque la posizione che d’ora in avanti la Regione è chiamata a tenere rappresenta un elemento rafforzativo fondamentale. Purtroppo questa situazione è stata generata da un errore in fase di modifica del Piano Cave, dove si è voluto togliere il divieto di insediare discariche di amianto nelle zone di ricarica degli acquiferi”.
Infine, Bigon e Zanoni precisano che “la nostra proposta di inserire nell’approvazione anche la discarica di amianto di Quaderni di Valeggio sul Mincio non è stata accolta. Presenteremo dunque una nuova mozione, visto che si tratta di un progetto identico a quello della vicina Caluri”.
Dal canto suo il consigliere Alberto Bozza (Forza Italia) chiarisce l’obiettivo della sua mozione, firmata anche dai consiglieri regionali Polato (Fdi), Piccinini (Veneto Autonomia), Bigon (Pd), Corsi e Andreoli (Lega) e Valdegamberi (Misto): “Dal momento che non era tecnicamente possibile fermare la realizzazione dell’impianto, deliberato dalla Regione nella scorsa legislatura, vogliamo rendere il meno impattante possibile la sua presenza per il territorio villafranchese”. E, sottolinea Bozza, “con il voto di oggi chiediamo che il comitato VIA provveda a una compiuta valutazione di tutti gli aspetti di incidenza ambientale connessi alla realizzazione dell’impianto di smaltimento e ascolti le ragioni oggettive degli enti territoriali e dei Comuni coinvolti”. “Il Consiglio regionale – prosegue Bozza – ha dato un indirizzo politico preciso alla giunta, impegnandola anche a trasmettere al comitato VIA le nostre richieste”. A tal proposito, conclude Bozza, “ringrazio, anche a nome degli altri consiglieri sottoscrittori, l’assessore Bottacin e il presidente Zaia, che ieri a Villafranca hanno dato la loro disponibilità al sindaco Dall’Oca e ai rappresentanti dei comitati portatori d’interessi”.
Per il capogruppo di Fratelli d’Italia Daniele Polato c’èra il dovere di ascoltare il territorio. “Da parte dell’Amministrazione Comunale di Villafranca – ha detto – sono pervenute numerose segnalazioni di criticità legate alla costruzione di questo impianto” e continua “non siamo per il no a prescindere, ma è necessario evidenziare l’inopportunità di costruire la discarica in questo territorio specifico”.
Secondo Polato la scelta di Caluri appare assolutamente inopportuna. Le preoccupazioni sono relative alle fragilità sotto il profilo ambientale, logistico e legate alla vicinanza di numrosi insediamenti urbani.
Per Stefano Valdegamberi (Gruppo Misto) le discariche di amianto di Valeggio e Caluri presentano sia un vizio di forma che di sostanza. “La modifica della programmazione regionale – ha detto – e’ competenza del Consiglio e non della Giunta per cui gli atti potrebbero essere invalidati”. Il Veneto comunque non ha alcuna discarica di amianto e vanno individuati siti idonei per garantire lo smaltimento che altrimenti viene fatto fuori regione con costi maggiori a carico dei cittadini -contribuenti.