Sospiro di sollievo a Villafranca dopo il parere negativo del Comitato per la valutazione di impatto ambientale che chiude la vicenda della discarica di amianto di Caluri. “ È la vittoria di un territorio e di una comunità – ha detto Filippo Rigo – le preoccupazioni per la realizzazione di un impianto di questo tipo, come noto, erano già state evidenziate dai Sindaci e da numerosi rappresentanti di varie associazioni locali. Il messaggio, quindi, che proveniva dalla comunità era chiarissimo ed era contrario. L’amministrazione comunale di Villafranca di Verona si era da subito dichiarata anche formalmente contraria, così come il comitato tutela ambiente e salute di Caluri. Ed infatti, i comitati ed i Comuni del territorio avevano anche messo nero su bianco numerose ed importanti osservazioni su una scelta che avrebbe rischiato di avere un impatto pesantissimo sul territorio. Non a caso, in tempi non sospetti, avevo io stesso presentato una mozione in Consiglio Regionale. Non possiamo dimenticare, infatti, come la nuova discarica si sarebbe dovuta inserire nelle vicinanze dell’aeroporto e di un’altra discarica in gestione post mortem di rifiuti tossico-nocivi. Aggiungendo così alla comunità locale pericolosa preoccupazione. Senza considerare le fragilità ambientali di Villafranca, visto anche il pesante carico di traffico viabilistico”. Una presa di posizione è arrivata anche dalla consigliera regionale veronese del Pd, Anna Maria Bigon. “La notizia del parere negativo da parte della Commissione Via all’impianto di discarica di amianto di Caluri è ottima. E apre la strada al diniego anche per quanto riguarda il progetto di discarica a Valeggio sul Mincio. Ma ora spetta anche alla Regione chiudere il cerchio. La tutela dell’ambiente e della salute sono prioritarie rispetto ad ogni altro interesse. Da sempre in Consiglio regionale, nel territorio e nelle sedi preposte, abbiamo posto la questione dell’impossibilità di attivare una discarica di amianto in quella zona, vicino all’aeroporto militare e civile, vicino alle abitazioni e senza alcuna possibile mitigazione degli effetti che questa discarica potrebbe causare. In attesa di leggere le motivazioni della decisione, rinnoviamo la nostra richiesta di procedere ad una modifica del piano rifiuti regionale, inserendo nuovamente il divieto di insediare questi impianti in queste zone di ricarica degli acquiferi. Un sentito ringraziamento – conclude Bigon – va a tutti i sindaci e gli amministratori che si sono attivati. Oltre che ai comitati e a quei cittadini che fin dall’inizio hanno condotto la battaglia contro la possibile autorizzazione”.