Dopo il no all’apertura del sito di stoccaggio di car fluff in località De Morta a Pontepossero, in Comune di Sorgà, i Giovani di Confagricoltura Verona esprimono forte contrarietà verso un’altra discarica che andrebbe a deturpare il territorio Veronese, zona ad alta vocazione agricola. Si tratta di un sito di stoccaggio permanente di rifiuti di amianto, che sorgerebbe in un terreno a Caluri, nel Comune di Villafranca, a pochi chilometri dal car fluff di Sorgà.
I Giovani di Confagricoltura Verona hanno depositato le loro osservazioni in Regione contrarie all’apertura del progetto depositato da un’azienda bresciana negli uffici del Comune di Villafranca e della Regione Veneto, che ha individuato in un terreno di Caluri, a 250 metri dal centro abitato e confinante con molti terreni agricoli, il sito dove stoccare in maniera permanente i rifiuti di amianto. “La discarica avrà un impatto tale da interessare parecchi Comuni, come Povegliano Veronese, Castel d’Azzano, Mozzecane, Sommacampagna e Vigasio – sottolinea Piergiovanni Ferrarese, presidente dei Giovani di Confagricoltura Verona-. Secondo noi è l’ennesimo tentativo di deturpazione del territorio veronese, in un’area che ha già pagato un caro prezzo in termini di stoccaggio di rifiuti e che negli ultimi anni ha visto depositare continue richieste in questo senso. In un incontro con il vicesindaco di Villafranca, Riccardo Maraia, abbiamo approfondito la conoscenza del progetto, individuando in esso un pericolo per il comparto agricolo veronese. Si calcola, infatti, che la discarica accoglierà circa 125.000 tonnellate annue di amianto, fino all’esaurimento della capienza, per un totale di 130.500 metri quadrati di terreno coinvolti per lo stoccaggio”.
Un’azione che trova il pieno supporto di Alberto De Togni, presidente di Confagricoltura Verona: “Condivido in pieno le ragioni che hanno portato i Giovani a formulare le osservazioni negative in merito alla discarica, che non può essere realizzata in una zona così importante per l’agricoltura scaligera”. I Giovani di Confagricoltura Verona sono da anni al fianco dell’amministrazione comunale di Sorgà per evitare l’arrivo di un car fluff, deposito di rottami di auto. Ora sono pronti a dare battaglia anche sul fronte villafranchese: “In questo territorio lavoriamo da molto tempo con le istituzioni regionali per valorizzare e tutelare le sue eccellenze enogastronomiche – spiega Ferrarese -, che sono pesche, kiwi, mele e orticole, oltre ai prodotti zootecnici. Ciò che ci allarma è un duplice inquinamento ambientale causato da questi rifiuti pericolosi, che nel caso dell’amianto vedono anche il divieto di utilizzo dal 1992, che potrebbero contaminare non solo le produzioni, ma anche il terreno. Ricordo, infatti, che il sito sorgerebbe nella fascia di ricarica degli acquiferi, come è emerso durante la predisposizione del Pat, il Piano di assetto del territorio. Una falda importante per l’approvvigionamento idrico di tutta la zona e dei canali di irrigazione”.