Josè Dirceu e Gaetano Scirea, due fuoriclasse tra le stelle. Si sfidano da lassù, dove li ha portati un destino nemico. Tutti e due uccisi sulla strada, dove ancora cercavano di vivere di calcio, di regalare agli altri la loro straordinaria avventura di sport. Questa è l’immagine di una sfida senza tempo, Argentina ‘78. L’Italia di Bearzot, perfetta fino alle semifinali, poi ko con l’Olanda. E un Brasile costretto alla resa dalla furia argentina. Una “finalina”, che metteva di fronte due storie fenomenali, due squadre che solo 4 anni più tardi avrebbero giocato una “partita per la storia”, il 3-2 di Paolorossi a Spagna ‘82. In Argentina è una finale di consolazione, con l’Italia un po’ stanca e delusa, dopo aver sognato in grande, forse “tradita” dal grandissimo Zoff, contro l’Olanda. La spunta così il Brasile, che sottolinea ancora la classe di Josè Dirceu, autore di uno splendido gol. Finisce 2-1, senza troppi rimpianti. E’ solo un arrivederci, lo sanno tutti. A riguardarla adesso, è una foto che mette un po’ di malinconia. Ma in qualche angolo di cielo, oggi, quella sfida si sta di sicuro ripetendo…