Ragioni personali o nuovo pasticcio? Se lo chiede Michele Bertucco dopo che da solori si è dimesso il direttore Antonio Airoldi. Il consigliere d’opposizione chiede all’amministrazione di chiarire la vicenda dopo le clamorose dimissioni del nuovo direttore di Solori, da poco selezionato al posto dell’ex direttore Alessandro Tatini la cui nomina era stata revocata in quanto la precedente amministrazione aveva assunto Tatini con procedura non concorrenziale. “Dalla documentazione, ancora incompleta, che ho ricevuto dagli uffici- dice Bertucco- risulta che Airoldi fosse stato ammesso con riserva alla fase finale della procedura di selezione. Per la precisione erano stati ammessi con riserva ben due dei tre “finalisti”, tra cui compare lo stesso Tatini. Fra i tre Tatini risultava l’unico a possedere per intero tutti i requisiti richiesti dal ruolo, in particolare quello dell’esperienza pregressa”. Per Bertucco, a qualche anno di distanza, “ i risultati lasciano a dir poco perplessi: rispetto alle grandi aspettative della vigilia, Solori opera all’interno di un consorzio abbastanza ristretto di piccoli Comuni e adotta gli stessi identici mezzi di qualsiasi altra società di riscossione”. Attendiamo.