1) La scelta di Di Francesco è la migliore che Setti poteva fare?
Domanda complicata. Di sicuro, Setti e D’Amico hanno scelto uno tra i migliori tecnici sulla piazza. Di Francesco, solo un paio d’anni fa, era accostato alle grandi del calcio italiano e non può aver smarrito le sue qualità, nonostante un paio di disavventure. Sulla carta è una scelta top, anche perchèper sostituire Juric serviva un uomo con le caratteristiche di Di Francesco.
2) Ci può essere un condizionamento psicologico, dopo due esoneri?
Diciamo la verità, il dubbio è solo questo. Non tanto per il suo bagaglio di allenatore, quanto per una questione mentale. Quanto ti resta dentro, dopo due esoneri? Se Di Francesco ha resettato il…pc, nessun dubbio che possa essere il degno erede di Juric. E’ chiaro, dev’essere lui il primo a esserne convinto, ritrovando all’Hellas le qualità che lo avevano imposto all’attenzione delle grandi.
3) Sul piano tattico, che cambiamenti potranno esserci?
Anche sotto questo profilo, Di Francesco può essere la scelta migliore. Il 4-3-3 è un marchio di fabbrica, come lo era per Juric, che poi virò, anche per esigenze di squadra, sul 4-3-2-1. Ma non ci sono grandi mutamenti, nè rivoluzioni in atto. Del resto, sarebbe sciocco, da parte di chiunque, stravolgere una squadra che negli ultimi due anni ha giocato un grande calcio. Semmai, Di Francesco potrebbe lavorare in maniera diversa sul piano psicologico. Juric era un martello, un’ossessione. DiFra potrebbe allentare un attimo e garantire un po’ più di libertà. In definitiva, la scelta sembra davvero la migliore. Ma come sempre in questi casi, sarà il campo a raccontarci la verità. Oggi come oggi, comunque, niente da dire a Setti e D’Amico. Hanno scelto un top.
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