I normali bisogni educativi diventano ‘speciali’ per gli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento, perché richiedono un potenziamento mirato in collaborazione con la famiglia e la scuola. Da qui l’importanza di rafforzare la comunicazione tra il mondo della scuola e l’ambito sanitario, per far sì che le conoscenze neuropsicologiche relative all’acquisizione delle abilità di lettura e scrittura abbiano una ricaduta e si intreccino con le competenze e le esperienze pedagogico-didattiche.
Un obiettivo non semplice, che l’Amministrazione comunale intende convintamente perseguire in tutte le scuole cittadine attraverso il progetto specifico‘Pre.Dis.A – Prevenzione delle difficoltà dell’apprendimento. Conoscere, rilevare e potenziare le abilità scolastiche nel primo e nel secondo anno della scuola primaria’. L’iniziativa è stata infatti proposta agli Istituti Comprensivi di Verona per gli anni scolastici 2023/2024 e 2024/2025. La prima fase d’intervento è già in esecuzione.
Vi hanno aderito ad oggi 14 Istituti Comprensivi per un numero complessivo di 1.040 bambini coinvolti nella fase iniziale del progetto, che si sviluppa attraverso incontri formativi con gli insegnati e con i genitori e attività di identificazione e potenziamento nei confronti dei bambini che evidenziano un rallentamento nell’acquisizione delle abilità scolastiche di base.
Vi partecipano: IC Stadio -Borgo Milano, IC Madonna di Campagna – San Michele, IC 4 Ponte Crencano – Quinzano – Avesa, IC 5 Santa Lucia, IC 6 Chievo – Bassona – Borgo Nuovo, IC 8 Centro Storico. IC 9 Valdonega. IC 10 Borgo Roma Est, IC 12 Golosine, IC 13 Primo Levi (Cadidavid – Palazzina), IC 14 San Massimo, IC 16 Valpantena, Ic 17 Montorio, IC 18 Veronetta – Porto.
“Un lavoro su cui il Comune di Verona ha creduto fin dall’inizio con un investimento importante – spiega l’assessora alle Politiche educative e Scolastiche Elisa La Paglia –. Già svolto negli anni scorsi in via sperimentale solo in alcuni istituti, il progetto viene ora, per la prima volta, messo a disposizione di tutte le scuole primarie cittadine. Nella convinzione dell’importanza di una diagnosi precoce e delle azioni correttive conseguenti per il benessere dei bambini e delle bambine coinvolti, il Comune di Verona interviene a sostegno degli Istituti Comprensivi cittadini aderenti al progetto per le spese di attivazione nei propri plessi, perseguendo l’obiettivo di coadiuvare gli sforzi per un miglioramento della situazione generale e di un contenimento dei possibili disagi emotivi di oggi e di domani per i minori interessati dal problema”.
L’idea è promossa dal Rotary Club Verona Scaligero, in collaborazione con i Rotary Club di Verona e Provincia, con il partenariato dell’AULSS9 Scaligera, dell’Ufficio Scolastico VII Ambito Territoriale di Verona ed il sostegno economico del Comune di Verona – Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche.
Il progetto è stato illustrato questa mattina a Palazzo Barbieri dall’assessora alle Politiche educative e Scolastiche Elisa La Paglia. Presenti il presidente Rotary Club Verona Scaligero Natalia Bizeva, per il Rotary Club Verona Scaligero Paolo Gamberoni, il direttore UOC Infanzia Adolescenza e Famiglia ULSS 9 Scaligera Leonardo Zoccante e per l’UOC Infanzia Adolescenza e Famiglia ULSS 9 Scaligera Eleonora Pizzocaro.
L’osservazione e analisi sociale. Le esperienze condotte in questi anni presso il Servizio NPI Neuropsichiatria Infantile ed Età Evolutiva dell’ULSS9 Scaligera, attraverso le attività di inquadramento diagnostico e la presa in carico riabilitativa dei bambini con disturbi dell’apprendimento, hanno messo in luce l’importanza di identificare precocemente tali difficoltà, al fine di predisporre un potenziamento mirato in collaborazione con la famiglia e la scuola (come previsto dalle Linee applicative della L. 170/2010 in merito all’invio al Servizio Sanitario Nazionale).