Potenziare la raccolta differenziata dei rifiuti che in questi anni è scesa in modo preoccupante, al punto che lo stesso presidente di Agsm-Aim Federico Testa lo ha sottolineato in un recente intervento. Con questo obiettivo Amia Verona insieme con il Comune ha avviato e presentato questa mattina una campagna nformativa per l’utilizzo dei cassonetti ad accesso controllato, quelli con tessera magnetica per capirci, già presenti in sesta e settima circoscrizione. Perché questo sarà il sistema, ha spiegato il presidente di Amia Verona Bechis con l’assessore Tommaso Ferrari, da sviluppare nei prossimi mesi anche nel resto della città.
“Saranno estesi a tutta la città si utilizzerà la tessera o la app”, hanno spiegato. “Vogliamo ristabilire il dialogo tra cittadini, Amia e Comune per alzare il livello della differenziata”.
Bechis non ha fatto misteri dei problemi esistenti: “Sappiamo bene il disagio che stanno vivendo i quartieri dove ci sono questi cassonetti ed è partita la sperimentazione. Vogliamo perciò intervenire con una forte comunicazione e un preciso approccio culturale perché è fondamentale per noi avere percentuali migliori nella raccolta differenziata che è scivolata tra le peggiori del Veneto”.
Le prescrizioni dell’Unione europea inoltre prevedono al 2035 che avvenga il recupero effettivo del 65% dei rifiuti, il che significa, dicono gli esperti, avere una raccolta differenziata superiore all’80%. Il conferimento in discarica dovrà essere inferiore al 10%.
La strrada dunque è segnata.
“Dove il porta a porta ha bune performance rimarrà”, ha spiega l’assessore Tommasi, “mentre i cassonetti ad accesso controllato verranno estesi nei quartieri”.
In centro storico ci sarà un misto tra porta a porta e cassonetti.
“Abbiamo troppe tipologie di raccolta rifiuti, dobbiamo raggiungere uno standard per semplificare e facilitare i risultati”.
Ma non è solo questo il fronte più impegnativo per Amia Verona: la caduta di una parte del tronco di un albero in pizza Bra ha riaperto la questione della manutenzione del verde e del censimento delle piante.
L’amministraore unico Daniele Guarda e il presidente Bechis hanno ammesso che episodi di questo genere vanno evitati con una maggiore attenzione un migliore impegno nella cura e nella manutenzione degli alberi e anche per questo la nuova società in house è al lavoro.
Sull’episodio che poteva avere conseguenza ben più gravi, è intervenuto l’ex assessore Marco Padovani (FdI): “Chiaramente è stato un evento del tutto casuale frutto del passare del tempo e dell’avanzare della vita di una pianta. Ma quello che ci chiediamo ancora una volta è se siano stati fatti tutti i controlli periodici necessari per evitare una possibile tragedia. Ricordo bene i continui attacchi che la scorsa amministrazione subiva a causa di eventi casuali come questi. Forse ora gli attuali amministratori si renderanno conto della gravità della situazione e procederanno speditamente con i lavori di censimento e di manutenzione che come assessore avevo pianificato ed avviato”.