Didattica e ricerca, Ateneo sostenibile Ci sono 181 insegnamenti, 71 progetti competitivi, spin-off innovativi e public engagement

Presentato il primo “Bilancio di sostenibilità” dell’università di Verona, uno strumento che sintetizza il percorso della comunità universitaria in transizione ecologica al fianco delle organizzazioni e istituzioni del territorio. Presenti il prorettore dell’ateneo Diego Begalli, la docente e coordinatrice del Comitato tecnico-scien tifico per le attività di progettazione, elabo razione e stesura del bilancio di sostenibilità dell’ateneo Silvia Cantele, e il referente del magnifico rettore per la Sostenibilità Matteo Nicolini.
Il Bilancio risponde alla necessità di rendicontare e comunicare agli stakeholder interni ed ester ni dell’ateneo gli obiettivi, le azioni e i risultati raggiunti nelle sue diverse attività in termini di contributo alla sostenibilità economica, so ciale e ambientale. A renderlo possibile il lavoro del Comitato tecnico-scien tifico per le attività di progettazione, elabo razione e stesura del bilancio composto dalla professoressa Silvia Cantele che lo presiede e dai professori Nicola Frison, Sara Toniolo e Silvia Blasi dell’ateneo, con il supporto dell’Area Pianificazione e Controllo Direzionale.
Dalla fotografia emerge l’immagine di un ateneo sostenibile a vari livelli. È sostenibile la didattica con i 181 insegnamenti attinenti a uno o più obiettivi per lo sviluppo sostenibile, gli Sdgs dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. A livello di ricerca sono 71 i progetti competitivi finanziati e 1255 i prodotti della ricerca attinenti a uno o più obiettivi dell’Agenda Onu. Per quanto riguarda il trasferimento tecnologico sono 8 gli spin-off innovativi dell’ateneo che coordinano progetti sostenibili e 354 le iniziative di public engagement attinenti a uno o più obiettivi per lo sviluppo sostenibile.
L’impatto che le scelte strategiche dell’ateneo hanno avuto in termini di sostenibilità economica è invece ben rappresentato dalla crescita del valore aggiunto che l’ateneo ha destinato a studentesse e studenti. Un investimento aumentato nel 2022 del 16,7%. Gli universitari che hanno un esonero totale della contribuzione studentesca rappresentano il 26% dei circa 27.000 totali con un importante impatto sulla loro rete sociale che vede le famiglie alleggerite dagli oneri della vita universitaria. Da menzionare l’importante riduzione dei consumi energetici dell’ateneo nell’anno 2022 che impattano notevolmente sul territorio date le numerose sedi dislocate nelle diverse zone cittadine in cui affluiscono la comunità studentesca e i circa 2000 lavoratrici e lavoratori dell’ateneo. Il bilancio rende conto di una importante riduzione dei consumi di gas del 22% rispetto alla media del 2015-2021, e di energia elettrica pari a – 10% rispetto agli anni 2016-2021.
Oltre alla sua primaria funzione di comunica re la natura ecologica dell’ateneo, il “Bilancio di sostenibilità” è uno stimolo a misurare e descrivere ciò che la comunità universitaria si prefigge, ciò che sta attuando e quanto ha ottenuto nel suo percorso verso una maggiore sostenibilità avviato negli ultimi quattro anni, anche grazie al supporto della Commissione Rus presieduta dal docente Matteo Nicolini.
“Alle azioni di creazione di una comunità uni versitaria ecologicamente responsabile – ha aggiunto ilprorettore Diego Begalli – si affiancano la partnership per obiettivi con nu merosi stakeholders territoriali e la collaborazione con numerosi atenei italiani e stranieri che con l’università cittadina si impegna sui temi della sostenibilità, con conseguenti ricadute positive dentro e fuori l’ateneo”.