Di Gennaro mette la firma sul sogno – VERSO JUVENTUS-VERONA. Amarcord Gialloblù – di Enrico Brigi Di Gennaro mette la firma sul sogno

La sfida in casa della Juventus è sempre stata proibitiva. I gialloblù sono riusciti a ottenere il successo pieno solo una volta in Coppa Italia, nel lontano 3 aprile 1963, con un gol allo scadere di Giorgio Maioli. Partite da ricordare, però, ce ne sono altre. Una di queste è quella del 24 febbraio 1985. Un pareggio per 1-1 che rappresentò una tappa fondamentale verso la conquista dello scudetto. Protagonista di quell’incontro fu Antonio Di Gennaro che con una grande staffilata pareggiò il vantaggio bianconero siglato pochi minuti prima da Briaschi. «Fu un gol molto bello e importante – racconta l’ex centrocampista gialloblù – con un gran tiro che andò a infilarsi nel sette della porta difesa da Bodini, che quel giorno sostituiva Tacconi. Dopo un errato rinvio di Platini, recuperato da Bruni, la palla arrivò sui miei piedi. Non persi tempo e con un preciso collo destro indovinai la traiettoria vincente».
Nella corsa verso il tricolore, quel pareggio rappresentò un mattone fondamentale. Lo stesso Bagnoli, non esitò a definirla “la partita della svolta”. «Ci furono altre vittorie – confessa Di Gennaro – come quella per 5-3 contro l’Udinese o quella per 2-1 in casa del Toro, senza dimenticare il successo, sempre in trasferta, contro la Fiorentina. Tuttavia, il pareggio contro la Juventus ci permise di compiere un passo decisivo verso lo scudetto. Per loro quella partita era l’ultima occasione. Avessimo perso sarebbero rientrati in gioco per il titolo. Pareggiando, invece, riuscimmo a impedirglielo».
Lo scudetto rimane una perla incastonata nell’ultracentenaria storia dell’Hellas, da parte di una squadra unica. «Si sono dette tante cose su quella squadra. Il segreto principale era quello che noi a ogni inizio stagione, assieme al mister e al Presidente, fissavamo solo il premio salvezza. Eravamo consapevoli di essere una squadra forte ma nello tempo non abbiamo mai dimenticato da dove eravamo partiti. Consapevoli delle nostre potenzialità ma sempre con la giusta dose di umiltà fissavamo come obiettivo il raggiungimento dei 25 punti. Questo ci dava una maggior serenità nell’affrontare gli impegni, arrivando spesso a ottenere il massimo risultato, anche con un pizzico di fortuna che mai non guasta».
Domenica contro una Juventus profondamente rinnovata il Verona non si tirerà indietro è andrà alla ricerca di punti. “In questo mercato di gennaio i bianconeri si sono decisamente rinforzati. Probabilmente cambieranno anche l’assetto tattico. Il Verona, comunque, si sta dimostrando un’ottima squadra. Tudor ha continuato il lavoro di Juric ma, grazie anche ai giocatori bravi di cui dispone, ha dato personalità e mentalità vincente. Forse deve registrare qualcosa dietro ma gioca molto meglio. Il primo tempo contro il Sassuolo mi sono entusiasmato, mi è sembrato di assistere a una gara di Premier League».