Sarà Verona il palcoscenico per l’esordio in Veneto della Federazione tra Azione di Carlo Calenda e +Europa, il partito fondato da Emma Bonino e Benedetto Della Vedova.
Il nuovo soggetto politico porterà nella competizione elettorale veronese le idee e i valori liberaldemocratici, europeisti e riformisti che rappresentano il DNA dei due partiti.
Dopo la firma del patto federativo, avvenuta lo scorso 12 gennaio a Roma, +Europa e Azione hanno intrapreso un percorso per una proposta comune in appoggio alla candidatura di Damiano Tommasi e, sin dall’inizio, hanno rappresentato una forza propulsiva e innovativa all’interno della coalizione di centrosinistra e del progetto RETE!.
+Europa e Azione condividono la necessità di dare vita in Italia a una nuova offerta politica che intende sfidare, sia a livello nazionale che locale, i partiti e i movimenti populisti e sovranisti, come hanno spiegato nel corso della conferenza stampa al Liston 12 Lorenzo Dalai, coordinatore di +Europa Verona, Marco Wallner, Segretario provinciale di Azione con Calenda e Anna Lisa Nalin, Segreteria nazionale di +Europa. Con loro, tra gli altri, Federico Zanardi e Massimiliano Urbano di Azione, la professoressa Lidia Carol Gerones, Marina Sorina, vicepresidente dell’Assciazione Malve di Ucraina e Giorgio Pasetto. Al tavolo il candidato sindaco del Centrosinistra Damiano Tommasi secondo il quale Verona “deve avere una visione più ampia delle sue mura perchè spesso e volentieri si basta’’. Tommasi ha sottolineato come ci siano tante eccellenze da coltivare mettendo l’accento sul senso di responsabilità “che dovremmo avere come cittadini’’.
Anna Lisa Nalin, segretaria nazionale di +Europa ha ricordato che questo è un momento molto importante per la formazione fondata da Emma Bonino e Benedetto Della Vedova.
“Oggi- ha detto Marco Wallner, segretario provinciale di “Azione’’ con Calenda- lanciamo un simbolo nuovo, non è facile mettere insieme culture diverse, ma con + Europa abbiamo trovato una complementarità. Sono due culture che si compensano bene e che hanno preparato per Verona una proposta politica nuova. Una città che deve ritrovare la sé stessa degli anni 2000 quando era un punto di riferimento per il Nord Italia’’.
Lorenzo Dalai, coordinatore di +Europa Verona non ha nascosto la fatica fatta per arrivare a questo risultato. “Non è stato semplice- ha detto- mettere assieme sensibilità che sono comuni ma anche punti di vista che a volte sono divergenti. Abbiamo ormai quasi definito la lista dei candidati, siamo orgogliosi di poter appoggiare la candidatura di Damiano Tommasi soprattutto in funzione di una città che deve cambiare la propria immagine, in passato troppe volte trascurata’’.
Tra le priorità, la valorizzazione di Agsm, Fiera e Aeroporto e misure economiche per le famiglie.
Francesca Brunelli
Pasetto: “E’ arrivata l’ora di svoltare’’
“Verona ha bisogno di andare sulla stampa nazionale per il suo rispetto per i diritti civili, l’inclusione e l’uguaglianza, non per i rigurgiti neofascisti e per le intolleranze. E non per la vicinanza di politici e notabili alla Russia di Putin. Mai più un Forum delle Famiglie. A Verona voglio un forum mondiale dei diritti!’’. Va giù senza peli sulla lingua Giorgio Pasetto, candidato nella lista “Azione + Europa’’ per Tommasi sindaco. “Verona- ha aggiunto- ha bisogno di salute, quindi di meno inquinamento e per questo una rivoluzione della viabilità, non qualche provvedimento di facciata. A Verona si fa sport, ma non c’è un piano pubblico per il benessere, dedicato ad esempio a bambini ed anziani. Verona ha bisogno di trattenere i suoi giovani e di attrarne da fuori e per questo deve dare prospettive alle idee, con un collegamento diretto tra scuole e imprese del territorio, con un sostegno alle start-up innovative. Nei programmi elettorali di Sboarina e Tosi e dei candidati che li sostengono, vedo posizioni imbarazzanti e proposte su questioni vecchie : incredibile, visto che durante le loro amministrazioni Verona non ha fatto altro che perdere pezzi.E’ davvero ora di svoltare’’. Chiaro anche sui temi che secondo lui dovranno essere affrontati dalla nuova amministrazione. “Voglio- ha detto- che si faccia promotrice col Governo di un dibattito serio sulla legalizzazione della Cannabis: a Verona si arricchiscono organizzazioni criminali, con un mercato dello spaccio ormai alla luce dl sole e non c’è accesso nemmeno all’uso terapeutico. Per colpa di una ottusa cultura proibizionistica i ragazzi veronesi hanno contatti quotidiani con criminali e nostri concittadini sono condannati a patire sofferenze atroci’’. E poi, quasi commovendosi ha auspicato che “da Verona parta una battaglia di civiltà, rispetto e legalità sui “sex workers”: la prostituzione è un altro frutto di bigottismo, che crea disagio sociale ed elusione di risorse fiscali che potrebbero essere investite sul territorio’’.