Il testa a testa sulla popolarità era scontato: Sboarina e Tosi sono praticamente appaiati, rispettivamente al 98 e 97%. Il dato maggiormente interessante riferito all’ex sindaco è che i veronesi sono spaccati: metà nutre ancora fiducia in lui, mentre l’altra metà no. Quello che riscuote maggiore consensi è comunque Sboarina. Polato, ex assessore comunale alla Sicurezza oggi consigliere regionale di Fdi, è in rampa di lancio e si votasse oggi per la carica di sindaco potrebbe dire la sua. Così come il Dem Federico Benini, che con tutta probabilità risuterebbe il più efficace all’interno dello schieramento di centrosinistra, ma che è penalizzato da una scarsa popolarità, probabilmente in larga parte dovuta al poco peso politico del suo partito tra l’elettorato. L’ex consigliere regionale Stefano Casali ha il proprio zoccolo duro ma al momento sembra indietro per un’eventuale candidatura a primo cittadino. Il giovane Tommaso Ferrari (Traguardi) paga la poca notorità tra i veronesi, ma è anche vero che al termine della legislatura manca ancora un anno e mezzo.
L’analisi di Matteo Spigolon, fondatore di Fabbrica Politica.
I veronesi non hanno percepito un miglioramento della
qualità di vita. Anzi, la maggior parte ritiene che niente sia
cambiato. Per un’altra grossa fetta di popolazione, invece, la
situazione è peggiorata. L’annus horribilis del Coronavirus potrebbe aver in parte condizionato il loro giudizio più recente, ma la domanda fa riferimento agli ultimi tre anni.