Nello spazio della cultura d’autore ospitiamo la poetessa Agata De Nuccio, che ci racconterà della sua ultima raccolta poetica “Il tempo Necessario” oltre che permetterci di conoscere di più la sua nobile passione del poetare la vita.
«“Il tempo necessario” è un invito a guardarsi dentro, -inizia a raccontare De Nuccio- soprattutto dopo che questa lunga quarantena, ci ha costretti ad una reclusione intimista, forzata per trascorrere infinite ore nelle nostre stanze, che ci ha permesso di guardarci dentro, cercando tracce e strade che portassero al tempo necessario per la rigenerazione, proprio come tradizione biblica.»
A leggere i tuoi versi sono chiari i riferimenti all’introspezione tra le pieghe dell’anima, la profondità del sospiro poetico e l’intensità della metrica. C’è dell’altro?
«Soprattutto l’abbraccio; quelli che non ci siamo potuti scambiare in tutto questo tempo sospeso. Non a caso il progetto del libro si chiama “La Poesia abbracci il mondo”.»
Cos’è che ispira la tua poesia tra vita vissuta e ricordi?
«L’ispirazione è il lievito madre di ogni verso. La poesia nasce dalla meditazione del tempo presente e della vita vissuta, ecco perché il poeta è un visionario e trae ispirazione dal futuro e non dal passato.»
Ci parli brevemente anche degli altri tuoi libri?
«Il primo libro “Granelli di sabbia”, gode della mia freschezza poetica e fu pubblicato nel 1997, quando ero una giovane scrivana di versi, poi c’è stata la prima edizione di “Numero Trentotto” e la successiva riedizione nel 2015. Subito dopo ho deciso uno stacco con la poesia, e la mia penna ha offerto uno spaccato di vita vissuta, con “Strada Facendo”, biografia del Presidente della Provincia. Seguono due racconti per ragazzi, “Samia” e l’Isola dei Pesci Rondine” e “Le Conchiglie di Ciprea”. E per finire, siamo ai giorni nostri con “Lievito Madre” del 2018 e “Il Tempo Necessario”, sempre edito da Officina Grafica di Verona»
Verona quanto ispira la tua poesia?
«Verona è una città generosa, misteriosa e antica. Ogni vicolo conserva una parte di storia, ed io mi sento parte integrante della città che mi ha adottato, oltre al fatto che la mia poesia ha trovato casa qui, in perfetta sintonia con le mie radici salentine, permettendo ai miei versi di arricchirsi di un sottile tocco marino del sud e tanta buona luce dell’est.»
La poesia occupa tutto il tuo spazio creativo o ci sono altri hobby nella vita di Agata?
«Poesia e lettura occupano grande spazio, ma ci sono anche la cucina, che è un’arte silenziosa, e a me piace preparare tutto quello che può nutrire il corpo in modo sano ed equilibrato. Sono anche responsabile nazionale del settore cultura per Accademia Kronos, occupandomi di eventi culturali»
Conduci anche un programma radiofonico, ce ne parli?
«Comunicare è sempre stato un mezzo a me congeniale e la radio esprime appieno questo desidero di raggiungere tante persone attraverso la voce. Con il programma “Io Faccio la mia Parte” su Rete2000 WEB porto in studio le belle realtà produttrici e amministrative del territorio veronese.»
Prossime tappe riferite alla tua produzione poetica?
«Dal Il Tempo Necessario, la poesia “Parliamo con gli occhi”, tradotta in 15 lingue e in quella dei Segni, diventerà un cortometraggio, con location i luoghi simboli di Verona, e gli attori, veronese lei e un italo-ghanese lui, che abbracceranno il mondo con i versi della mia poesia.»
Quanto ritieni importante la poesia nella vita di un uomo?
«Le parole fanno a gara e i gesti arrivano al traguardo. La poesia senza azione resta un’idea, e con le idee, ma senza azione, l’uomo non si evolve. Credo, e sono convinta, che c’è bisogno di una rivoluzione gentile attorno a noi, che con la poesia si può realizare facilmente”
IL TEMPO NECESSARIO di Agata De Nuccio – Officina Grafica Verona – Pag. 48 – €. 8.00
Gianfranco Iovino