L’aggressione al cameriere avvenuta sabato notte in Piazza Viviani ripropone il tema della sicurezza nella nostra città. Fare con Tosi, con i suoi rappresentanti in Consiglio Comunale e in tutte le circoscrizioni, si sta già muovendo per affrontare in modo puntuale i problemi che stanno sfociando in episodi di violenza in tutte le zone di Verona.
“E’ incredibile che l’Amministrazione Comunale finga di non accorgersi dello stato di degrado in cui versano i nostri quartieri – afferma Simone Meneghelli, coordinatore cittadino di Fare – e l’inattività e il silenzio di chi oggi siede sullo scranno più alto di Palazzo Barbieri è grave e indicativo di un modo di approcciarsi alla città molto approssimativo. Con il nostro gruppo abbiamo già messo a terra un tavolo di coordinamento sul tema della sicurezza dal quale usciranno proposte puntuali per l’intera città. Intanto – prosegue Meneghelli – con una mozione che i nostri consiglieri presenteranno in tutte le circoscrizioni, chiederemo un maggiore presidio del territorio attraverso il ripristino della figura del vigile di quartiere e attraverso la presenza dell’esercito nei punti nevralgici di Verona.”
Sull’argomento anche l’intervento di Alberto Bozza, consigliere regionale e comunale. “Lo suggerisco da tempo, è necessario un grande piano d’investimento pubblico per la sicurezza di Verona. Da qualche anno c’è un continuo e pericoloso crescendo di degrado e violenza. I fatti di cronaca ormai non si contano più,
sono ripetuti, frequenti e reiterati”.
“Verona è ostaggio di gruppi, siano essi baby gang o bande di stranieri o malcapitati, che molestano o aggrediscono i cittadini. Se ne discute da almeno due anni in maniera intensa, sia nelle istituzioni che sui media, ma l’amministrazione
attuale e quella precedente non hanno preso iniziative davvero concrete per fronteggiare
il problema. Anzi, a volte ho l’impressione che l’attuale Giunta, per una certa
inclinazione ideologica, su questo fenomeno della violenza abbia un approccio meramente pedagogico volto a comprendere, trascurando però l’aspetto pratico della sicurezza, della prevenzione e del contrasto alla devianza e alla criminalità”.
Bozza torna sulla sua proposta: “Il Comune deve utilizzare una parte degli avanzi di bilancio da decine di milioni di euro degli ultimi esercizi, per sviluppare un grande piano di investimento in sicurezza. Significa installare nei punti più sensibili della città sistemi moderni di videosorveglianza ‘intelligente’, che ti permettono non solo di registrare cosa accade, ma di tempo reale e intervenire immediatamente. Il modello è la control room istituita a Venezia. Ricordo però che oggi ci sono molte zone prive persino di normali telecamere. Significa assumere nuovo personale di Polizia Locale e sviluppare una collaborazione più intensa con la Prefettura”-
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