Non solo via dei Mutilati come denunciato ieri dalla Cronaca di Verona: degrado, insicurezza, sporcizia, piccola criminalità, vandalismi contro i cassonetti, sono a due passi dalla Bra e ora investono anche il Liston, il salotto buono della città. La difficile situazione che si respira in via dei Mutilati, dove si affaccia il Teatro Filarmonico e poi il Pam, Signorvino, la filiale del Banco Popolare e che abbiamo documentato ieri, è arrivata anche nel cuore di Verona affollato di turisti italiani e stranieri a ogni ora del giorno. A denunciarlo sono gli stessi esercenti che hanno attività sul Liston. Hanno preso carta e penna e scritto al sindaco e alla Giunta invitando Tommasi: “Venga a fare qualche passeggiata in piazza Bra, nei momenti di maggior affluenza, in modo da rendersi conto personalmente della situazione. Si fermi a chiacchierare con noi per raccogliere tutte le nostre testimonianze”. Di cosa si lamentano i commercianti? Che situazioni vedono e denunciano? La lettera inviata al Comune parla di “mendicanti sporchi che chiedono l’elemosina, invalidi in carrozzina che chiedono insistentemente soldi, rivenditori di fiori e ombrelli che si fanno largo tra i tavoli e davanti ai negozi”. Gli esercenti cercano di far fronte alla situazione: “Offriamo loro da bere e da mangiare perché comprendiamo la loro difficile situazione e siamo dispiaciuti di ciò, ma non è nostro compito”, scrivono, “occuparci di loro”. E aggiungono: “Ci chiediamo dove siano le istituzioni, più volte sollecitate a intervenire”. Camerieri e negozianti scrivono che devono “continuamente intervenire e con cortesia chiedere di allontanarsi per non infastidire i clienti e per lasciarci lavorare. I peggiori”, aggiungono, “sono gli ubriachi. Entrano in negozio, dobbiamo fermarci, lasciare i clienti e controllare solo loro perché rubano e rompono la nostra merce per dispetto. Inoltre dobbiamo sempre assecondarli altrimenti si arrabbiano, sputano e insultano”. Il portico del Liston è diventato rifugio per i senza tetto. “Prelevare alla banca Unicredit di piazza Bra è impossibile perché davanti alla porta c’è un accampamento di disperati”, spiegano i commercianti, “ed avere i soldi in borsa è ancora peggio visto i numerosi borseggi. L’ultimo episodio”, raccontano, “è avvenuto con un ubriaco che non ha pagato e scappando ha travolto il direttore della Costa in Bra ferendolo”. Gli esercenti fanno riferimento alle forze dell’ordine “e abbiamo prontamente chiamato la centrale di vigili ma giusto il tempo di descrivere il fatto e la persona ubriaca era già scappata. E’ noto che queste persone non abbiano nulla da perdere e che le forze dell’ordine sono rallentate da burocrazia e cavilli ma per noi la situazione è divenuta insopportabile, siamo esasperati”. Le firme? Lush, tabaccheria 12, Hard Rock Cafè, La Costa in Bra, Mamma mia, Pizzeria Olivo, Vittorio Emanuele, Liston 12, edicola, tabaccheria 41, Emanuel Cafè, bancarella libretti. Il messaggio è forte e chiaro.