21 mila interventi, oltre 10 mila ore di volo, e migliaia di persone salvate. Questo è un traguardo, ma anche un punto di partenza per l’elisoccorso di Verona, che ha festeggiato i trent’anni di attività con un grande convegno nell’auditorium della Gran Guardia. Un servizio nato nel 1987 e battezzato il 21 luglio di quell’anno, quando l’elicottero Alfa Alfa, nome in codice per “Angelo Azzurro”, spiccò il volo per il suo primo intervento: c’era da salvare un operaio infortunato sul lavoro. Da allora sono passati trent’anni di dedizione, professionalità, successi, ma anche vite perse. Un’esperienza quella di Verona Emergenza celebrata oggi da operatori e autorità. “E’ un traguardo – dice Alberto Schonsberg, direttore del 118 – ma è soprattutto un riconoscere, da parte nostra, l’impegno nel cercare di salvare la vita di una persona, come è sempre stato fatto dai nostri operatori, che ringrazio di cuore”. “Questo servizio, per la città e la provincia, oltre ad essere ben gestito – ha spiegato Francesco Cobello, direttore generale dell’Aoui di Verona – ha all’interno degli operatori che hanno anima, che danno il massimo delle loro possibilità. Insieme al pronto soccorso sono gli accessi veri all’azienda in caso di traumi o altri tipi di evenienze. Abbiamo grande fiducia in questi operatori”. “Noi – ha detto Schonsberg – facciamo seguire ai nostri operatori dei corsi di aggiornamento, pena anche il decadimento dell’incarico. Sono corsi che mettono al centro la sicurezza”. Importante la collaborazione con il soccorso alpino. Ora le energie si concentrano sulla possibilità di portare a Verona il volo notturno, al momento non disponibile, se non in Lombardia. Ma non è detto che il punto di riferimento veneto per il futuro non possa essere proprio la città scaligera. L’elisoccorso e i suoi operatori spostano ogni giorno più in là la propria prospettiva di servizio. In attesa di festeggiare il prossimo traguardo raggiunto. “Probabilmente fra trent’anni andremo a fare il soccorso con qualche macchina ultratecnologica che ci verrà messa a disposizione da varie agenzie spaziali – scherza il direttore del 118 – ma anche il quel caso ci impegneremo e ci faremo trovare pronti”.