Se in giro per l’Italia ci sono vie intitolate a Stalin e Tito non si capisce perché Verona non possa fare altrettanto con Almirante. Qual è lo scandalo? O si decide, da Nord a Sud – ma a nostro parere sarebbe una cretinata – di eliminare dalla toponomastica i nomi di chi ha caratterizzato la Storia della Sinistra e della Destra (è altrettanto idiota dibattere su chi abbia commesso più nefandezze), oppure si rispettano le decisioni del Consiglio comunale. Che, a Verona, da tempo ha deciso di dedicare una strada allo storico segretario del Movimento Sociale, e così probabilmente farà. La prossima amministrazione, magari, la dedicherà a Gaber, geniale cantautore per il quale nella nostra città si era speso il Pd ma al quale è stato negato l’onore (chissà poi quanto gliene sarebbe fregato) perché secondo Sboarina e la maggioranza non avrebbe avuto legami con Verona. Non ci pare una questione di primaria importanza per i cittadini, non almeno quanto la manutenzione delle strade e dei marciapiedi, la pulizia e il decoro del verde pubblico, la sicurezza, il rilancio delle periferie, pardon, dei quartieri. Peraltro la stucchevole baruffa su Almirante non ha fatto che rinfocolare le polemiche su Verona e il suo presunto razzismo, vedasi i commenti al post pubblicato sull’argomento da Mentana. Perché allora Palazzo Barbieri, per dare finalmente un segnale distensivo, non decide di sostituire Almirante col grande Puliero? Via/Viale/Piazza (scegliete voi) Roberto Puliero anziché Via/Viale/Piazza Giorgio Almirante. Perché non concedere a lui, strepitoso cantore della storia veronese, l’onore di dare il nome a un pezzo della sua Verona? Siamo sicuri che la decisione metterebbe tutti d’accordo. Inoltre, a chi si è battuto per Almirante per puro tornaconto elettorale (e sono stati in parecchi a farlo), siamo certi che farebbe guadagnare ancora più voti proporre una modifica a quanto votato in Consiglio comunale. Parentesi squallida, è chiaro, ma i reali motivi di certe battaglie da parte di certi politici – non tutti, ovviamente – non possono essere taciuti. Probabilmente a Roberto questa nostra proposta non piacerebbe un granché, da persona umile qual era. Per una volta, però, saremmo felici di dargli un piccolo dispiacere. Viva Puliero, viva la sua Verona!