Dati incoraggianti per la nostra città La curva del contagio comincia a scendere anche a Verona, troppo a lungo tra le province italiane più colpite dalla pandemia. Zaia: “Speriamo che la tendenza si consoldi”. Si continua a dibattere della variante inglese del virus ma ancora non v’è alcuna certezza. Intanto il governatore ha nominato Luciano Flor nuovo dg della sanità del Veneto

Non c’è nulla da festeggiare, l’infezione a Verona rimane mol­to diffusa, ma pare che si veda la luce in fondo al tunnel. Almeno è quanto dicono i dati degli ultimi giorni. “Si sono re­gistrati dei cali nel numero dei contagi a Verona, speriamo continui”, ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia, “vediamo se diventerà una tendenza. In questo pe­riodo di fe­ste”, ha aggiunto, “è ancora più importante usare mascherine e lavarsi le mani, questo perché l’andare a fare spese e compere porta a fare as­sembramento”. Uno sguardo al bollettino regionale. Nelle ultime 24 ore sono stati quasi 60 mila i tamponi fatti tra molecolari e test rapidi e i 3.082 casi positivi rilevati fanno scendere l’incidenza al 5,14% sul totale dei tamponi. Da inizio pandemia ci sono stati in Veneto 222.588 casi di contagio, le persone attualmente positive sono 102.578, i pazienti ricoverati sono 3.286, dei quali 379 (+4) in terapia intensiva e 2.907 (+6) nei reparti non critici. I nuovi morti sono 150 m però la cifra risente dell’acculo delle vittime di lunedì. I deceduti complessivi sono 5.631. Zaia ha annunciato che do­mani i dottori Francesca Russo e Giorgio Palù faranno il punto sul piano vaccinale e sulla situazione della variante britannica del virus.

IL VACCINO
“Il vaccino ri­cordo è volontario e si partirà dal personale sanitario e dagli anziani nelle case di riposo. La dottoressa Russo fornirà tutti i numeri, mentre il virologo Palù è il massimo e­sperto di vaccinazioni. Sulla va­riante inglese del Covid non abbiamo al momento dati di positività specifica”, ha detto il presidente del Veneto. “Sull’ordinanza di ieri ho sentito critiche quando invece si tratta di un documento di tutela e non una limitazione. Probabilmente la variante del virus è giunta a novembre”, ha precisato. “Nel momento che in Inghilterra hanno capito ciò che stava ac­cadendo lo hanno comunicato e sono scattate le restrizioni. Per avere elementi sullo stato in Veneto – ha aggiunto – ci vorranno un paio di settimane, sono i tempi tecnici che servono ai ricercatori tenendo presente che la va­riante britannica ha caratteristiche specifiche”.

IL NUOVO DIRETTORE
Zaia ha anche nominato il nuovo direttore generale della sanità, Luciano Flor, che prende il posto di Domenico Mantoan. “Ci sono giunti moltissimi curricula, ma noi ci te­nevamo che il nuovo direttore avesse un profilo da medico specie in un momento come questo, e il dottor Flor ha un altissimo profilo, quindi gli auguro buon lavoro e ringrazio il dottor Mantoan per quanto fatto per il Veneto”.