“Sindaco e Presidente della Provincia di Verona si assumano la responsabilità di aver ritardato di parecchio il rinnovo della concessione per l’Autobrennero e, di conseguenza, gli investimenti milionari previsti su Verona”. Così il senatore Pd D’Arienzo entra “a gamba tesa” in relazione alla “questione-Autobrennero” e a una proroga decennale della gestione, che è stata negata.
“Ho sempre avuto un dubbio sui loro timori – quelli relativi al fatto che con una nuova concessione per la gestione dell’A22 e la liquidazione dei soci privati, sono a rischio 477 milioni di euro di investimenti della società autostradale previsti nei prossimi dieci anni nel nostro territorio – e sulla loro controproposta – quella di rinnovare la concessione, scaduta il 30 aprile 2014, per altri dieci anni al fine di avviare le opere infrastrutturale per fronteggiare i problemi del Covid-19”.
“Entro il 29 dicembre prossimo la questione va risolta – prosegue D’Arienzo – e adesso ci sono tutte le condizioni. Sboarina e Scalzotto lavorino all’unica soluzione possibile, il rinnovo “in house”, altrimenti ci sarà una gara e un russo o un cinese si prenderanno una società che funziona e produce iniziative favorevoli. Se poi, la società non sarà in grado di rispettare il piano finanziario, allora ragioneremo in altri termini, considerato che il rinnovo “in house” consentirà la revoca della concessione in maniera molto più agevole”.
“Come sempre il mio commento definitivo lo riservo dopo che avrò letto le carte”., è la risposta del sindaco Sboarina. “Intanto, però, il primo dubbio che mi viene è che forse la Commissione Europea non ha ben capito di cosa stiamo parlando. Per i territori attraversati dall’autostrada del Brennero quello che che conta è il traguardo che, per noi sindaci della tratta a sud, significa investimenti e l’avvio del piano di opere pubbliche di cui si parla da tempo. Non credo che questo sia immediatamente raggiungibile attraverso il percorso indicato dalla Commissione. A noi stanno a cuore i nostri territori, chi amministra lo sa, per questo ho fatto la battaglia per la proroga della concessione autostradale perché lo considero il percorso che possa garantire l’obiettivo. E non sono il solo a pensarla così. infatti al senatore Pd D’Arienzo rispondo che ancora una volta dimostra di stare dalla parte dei burocrati e non da quella della gente, oltre al fatto che dentro al suo partito non tutti gli amministratori la pensano come lui. Si informi con gli enti locali attraversati a sud e governati dal Pd, vedrà che la sua posizione centralista non è così condivisa”.