Dante Marcazzan, festeggia 100 anni: è donatore AVIS da oltre 30 anni

Questi sono stati giorni veramente importanti per l’AVIS Comunale di Soave, per il raggiungimento di quota 100 del donatore Dante Marcazzan. Ma non 100 donazioni, bensì 100 candeline spente.

Dante Marcazzan, quota 100 donazioni

Martedì 6 giugno attorniato dall’affetto dei suoi cari e dalla stima di amici, conoscenti ed ex alunni Dante Marcazzan ha festeggiato il secolo di vita.
Nella genetica si trova la risposta per il raggiungimento di tale traguardo, perché il DNA  di Dante è sicuramente ricco di geni della solidarietà, dell’altruismo e della generosità. Il life motive è sempre stato l’attenzione al prossimo, nella professione di maestro elementare, come nella vita sociale.
Donatore di sangue per oltre 30 anni dell’Avis Comunale di Soave, uno dei primi donatori, quelli che con tanta generosità e lungimiranza, hanno creduto nell’ Associazione che con gratuità salva vite ogni giorno donando il proprio sangue.

La carriera

Della “carriera” di donatore si sono perse alcune tracce, ma abbiamo testimonianze certe, che il 3 aprile 1960, in occasione della prima Festa del Donatore di sangue dell’Ospedale di Soave, Dante effettuò la sua terza donazione, all’interno dell’autoemoteca, e che nel luglio del 1993 effettuò la sua ultima donazione, per sopraggiunto limite di età (69 anni…un altro record).
Ancora oggi lo spirito di generosità non lo ha perso, e periodicamente, si reca nelle case di riposo, ad allietare gli ospiti , con il suo coretto.
Il segreto di tanta gratuità? Sicuramete la donna della sua vita, Maria Dal Cortivo, anche lei maestra, anche lei donatrice dell’AVIS soavese, anche lei sempre generosa e disponibile.
Dante incarna concretamente la filosofia AVIS, che sostiene che “chi dona  fa bene agli altri e anche  a se stesso” infatti dopo ogni donazione il cuore del donatone è pieno di gioia per il gesto compito e questa felicità rinforza anima e corpo. Ma alla fine Dante ci confida il vero segreto per arrivare ai 100 anni…”è non morire prima” lo dice con quel suo sorriso carico di semplicità, ma colmo di grande umanità.