Dante, l’Inferno torna a Castelvecchio Dall’8 marzo al 3 ottobre le acqueforti prodotte inspirandosi alla Divina Commedia

L’appassionante Inferno di Michael Mazur, in occasione delle celebrazioni dantesche, torna ad animare gli spazi espositivi di Castelvecchio, con una mostra che raccoglie, in sala Boggian, le straordinarie incisioni donate dall’artista alla città di Verona.
Dall’8 marzo al 3 ottobre, il pubblico potrà ammirare le quarantuno acqueforti e acquetinte che l’artista americano Michael Mazur, scomparso nel 2009, produsse, ispirandosi alla prima cantica della Divina Commedia, per comporre il libro d’artista ‘Michael Mazur. Etchings. L’Inferno. Dante’ stampato in tiratura limitata di 50 copie, in collaborazione con il maestro tipografo Robert Townsend.
L’opera grafica sarà accompagnata dai corrispettivi brani del testo originale di Dante Alighieri con, a fronte, la fortunata traduzione in inglese dell’Inferno realizzata dal poeta Robert Pinsky.
La mostra ‘Dante negli archivi. L’Inferno di Mazur’, curata da Francesca Rossi, Daniela Brunelli, Donatella Boni, è realizzata dal Comune di Verona – Assessorato alla Cultura – Musei civici nell’ambito del progetto Verona, Dante e la sua eredità 1321-2021, promosso dal Protocollo d’Intesa interistituzionale.
L’esemplare del portfolio contrassegnato come “Artist’s proof set for Castelvecchio” – in esposizione – è stato infatti donato dall’autore al Gabinetto Disegni e Stampe del Museo, a seguito di una prima mostra tenutasi nel 2000, sempre in sala Boggian.
La mostra, che sarà inaugurata questo pomeriggio alle ore 17, è stata presentata questa mattina dal sindaco Federico Sboarina insieme all’assessore alla Cultura Francesca Briani e alla direttrice dei Musei civici Francesca Rossi che, insieme a Daniela Brunelli e Donatella Boni, a curato il progetto espositivo.
“All’interno delle splendide teche disegnate da Carlo Scarpa – precisa la direttrice Rossi –, il pubblico potrà ammirare l’interpretazione decisamente originale e intimamente sentita del viaggio di Dante, frutto della lunga meditazione di Mazur sui significati del poema e sul rapporto tra testo e immagine. Alle possibilità espressive delle tecniche utilizzate è affidata una vera e propria “traduzione visiva” del testo, in parallelo a quella letteraria”.
L’esposizione in sala Boggian, ‘Dante negli archivi. L’Inferno di Mazur’, insieme alla Mappa dei luoghi danteschi e alla mostra ‘Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona’ prevista alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti per il prossimo 7 maggio, costituiscono gli appuntamenti della mostra diffusa Dante a Verona 1321-2021. Un programma di esposizioni realizzato dal Comune di Verona – Assessorato alla Cultura – Musei Civici di Verona nell’ambito del progetto Verona, Dante e la sua eredità 1321-2021, promosso dal Protocollo d’Intesa interistituzionale, con il patrocinio del Comitato nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, con il contributo di Fondazione Banca Popolare di Verona e di Zalando.
Accesso gratuito ai musei. Fino al 26 marzo è possibile accedere gratuitamente a tutti i musei civici e, con l’occasione, ammirare le numerose proposte espositive in essi realizzate. Inoltre, nella direzione di garantire maggiori opportunità ai visitatori, i musei civici, dal mese di marzo, hanno ampliano il loro orario di apertura, con la possibilità di ingresso fino alle 19.