Un robot umanoide che veste i panni di Dante per aiutare i visitatori con disabilità e bambini ad attraversare il Purgatorio, superando barriere sia fisiche che intellettuali. Il robot in questione è NAO che, sabato 20 maggio (dalle 9.30 alle 11.30) e domenica 21 maggio (dalle 15.30 alle 17.30), diventa guida d’eccezione della mostra multimediale “Il mio Purgatorio. Dante profeta di speranza”, organizzata dall’Associazione Rivela. Ad accompagnare l’umanoide è il team di giovani programmatori R32 dell’istituto veronese “Alle Stimate”, che l’hanno messo a punto per condurre negli spazi esclusivi di Castel San Pietro, a Verona, dove fino al 31 maggio è allestita la rassegna dedicata al viaggio tra le balze della montagna del Purgatorio. Parole, video e suoni in un dialogo tra passato, presente e futuro. Grazie ai contributi del saggista e pedagogista Franco Nembrini come curatore dell’evento, dell’illustratore Gabriele Dell’Otto che è tra i più importanti disegnatori al mondo a firmare le copertine per Marvel. E dell’intelligenza artificiale.
Nao, il robot umanoide programmato con tutte le articolazioni di un essere umano e sensori che lo rendono capace di dare feedback emotivi e spiegazioni, ha debuttato lo scorso anno alla rassegna “Il mio Inferno”. Ritorna quest’anno per “Il mio Purgatorio” con veste (gli abiti rossi del Sommo Poeta) e missione nuova, per la quale è stato preparato dagli studenti Chiara Giacomelli, Laura Mascalzoni, Shenal Fernando, Mattia Begali, Noemi Magaraggia, Aurora Savoia e Giacomo Santi affiancati da Giovanni Bellorio, professore di Informatica.
Il progetto Uma(no)idea2.0 ha l’obiettivo di far diventare il percorso accessibile a tutti, focalizzandosi sull’inclusione. I visitatori hanno a disposizione un tablet, sul quale è installata un’applicazione per il riconoscimento delle opere: attraverso la AR (realtà aumentata), basta inquadrare l’illustrazione che si ha di fronte per potere ascoltare la descrizione e contemporaneamente visualizzare sullo schermo l’immagine inquadrata, affiancata da box con testi e disegni realizzati dal team R32. Appena il dispositivo riconosce l’immagine, invia un segnale che attiva NAO, rendendolo una guida lungo le sale espositive.
Non è l’unica soluzione pensata dagli studenti-programmatori, che hanno messo a disposizione degli ipovedenti una tavoletta braille che le conduce nel percorso di visita e consente di ascoltare la spiegazione delle opere. I non udenti trovano invece, accanto ai testi esplicativi delle opere, il video di una persona che commenta i contenuti attraverso il linguaggio dei segni.
Anche NAO è stato programmato per favorire un tour inclusivo. Quando è di fronte a un’opera e la descrive, su uno schermo vengono proiettate le pagine del sito ideato dal team che affiancano una foto dell’opera in oggetto al video di chi la racconta con il linguaggio dei segni e alla spiegazione testuale. Questo testo è in carattere Arial per facilitare i ragazzi con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento). Altri accorgimenti sono stati pensati per i bambini, che hanno la possibilità di porre al robot delle domande al termine della descrizione di ciascuna illustrazione.
La mostra “Il mio Purgatorio. Dante profeta di speranza” è organizzata da Associazione Rivela con il patrocinio di Regione Veneto, Comune di Verona, Società Dante Alighieri Verona, Ministero dell’Istruzione – Ufficio Scolastico Territoriale di Verona, Agec, Confcommercio, Confindustria Verona, Cdo Veneto e Iusve. L’evento si svolge in collaborazione Edizioni Centocanti e Diocesi di Verona – Vicariato per la Cultura grazie al contributo di Fondazione Cariverona, Fondazione Banca Popolare di Verona, Fondazione Cattolica, Camera di Commercio di Verona, Consorzio Zai, Amia.
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