Fondazione Airc rafforza il suo vertice con la nomina di Daniele Finocchiaro a consigliere delegato.
Palermitano, ma veronese di adozione, 54 anni, sposato, due figli, si è laureato in Economia internazionale alla Bocconi di Milano. Ha successivamente conseguito un master in economia sanitaria all’università di Tor Vergata a Roma e ha trascorso 12 mesi presso la J. Nehru University di Nuova Delhi in India per studi sull’assetto economico indiano. Ha maturato una ventennale esperienza professionale nel settore farmaceutico fino a ricoprire il ruolo di Presidente e Amministratore Delegato di GlaxoSmithKline SpA, gruppo che ha guidato registrando costanti successi economici e di reputazione con ingenti investimenti che hanno accresciuto la presenza industriale e di ricerca nel Paese. Tra il 2016 e il 2020 è stato Presidente del Gruppo Tecnico Ricerca e Innovazione di Confindustria. Ha ricoperto incarichi al vertice delle principali associazioni di settore come Vice Presidente Farmindustria e Vice Presidente Confindustria Verona, Presidente della sezione Chimico farmaceutica di Confindustria Verona. Dal 2019 al 2020 da Presidente del Gruppo AGSM ha negoziato e siglato la fusione tra la società multiservizi di Verona e il Gruppo AIM di Vicenza. È attualmente Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Trento e Presidente del Consiglio di Sorveglianza di SMACT, il Competence Center del Triveneto. Daniele Finocchiaro è Consigliere Delegato.
“Credo fermamente nella centralità della ricerca scientifica- ha detto il neo consigliere delegato- e sono orgoglioso di poter contribuire alla sfida collettiva contro il cancro mettendo la mia esperienza manageriale al servizio di AIRC. Sono onorato di entrare a far parte della comunità di AIRC per dare il mio contributo con profondo rispetto per le persone, la storia, i risultati e la rilevanza della missione della Fondazione. Sento una grande responsabilità nel guidare una organizzazione sostenuta dalla fiducia di milioni di italiani, dall’entusiasmo di decine di migliaia di volontari e dall’impegno di cinquemila ricercatori impegnati per dare risposte ai pazienti e alle loro famiglie’’.