“Ho visto le immagini delle code ad Asiago di martedì. A marzo avevamo tutti paura del virus, adesso è cambiato lo spirito. Prima si facevano più ragionamenti di comunità, e adesso si è sempre più individualisti”. Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, nel corso della consueta conferenza stampa. “Cosa posso dire – ha proseguito il governatore – per fortuna arriva il vaccino anche perché se dovessimo gestire questa cosa per altri due anni ci sarebbe un calo della guardia paurosa. Se solo dopo 8 mesi abbiamo assistito a un calo di attenzione del genere, per molti il virus è un problema dell’ospedale, non so cosa pensare se non ci fosse il vaccino”. Zaia ha poi voluto rimarcare che il Veneto è la regione italiana col numero di tamponi positivi più elevato perché è la regione che ne effettua di più, “ma il rapporto tamponi-positivi”, ha evidenziato, “è del 7,27%”, quindi ben al di sotto della media nazionale che negli utimi giorni oscilla tra l’11 e il 10. “Assistiamo a una timida flessione, ma non c’è da festeggiare. L’Rt, comunque, si sta abbassando. Sarà inevitabile che avremo il passaporto sanitario e qualcuno un giorno ci chiederà: vuoi entrare? Solo se sei vaccinato. Noi abbiamo un’anagrafe vaccinale ma dovremmo anche ipotizzare una certificazione che sia internazionale. Ma immagino anche che l’Oms interverrà su questo”. La Regione ha emanato una nuova ordinanza, che entrerà in vigore da mezzanotte. “L’ordinanza è un atto dovuto – ha spiegato Zaia – riprende dei principi già noti: uso mascherina, assembramenti, per i negozi si continua a proporre in un cliente fino 40 metri quadrati previsto da dpcm di aprile, e sopra i 40 metri quadri un cliente ogni 20 metri quadrati di superficie di vendita. Abbiamo introdotto il tema dei mercati dove possibile perimetrare. Dopo le 11, nei bar, non si potrà più bere se non seduti al tavolo. E’ stato inoltre spostato l’orario consigliato per gli over 65 per la spesa nei supermercati, dalle 10 alle 12”. Tornando al vaccino anti-Covid, Zaia spera che tutti i veneti possano essere immunizzati entro settembre. “Il virus se ne andrà con l’estate, ma non contiamo le fasi, il vaccino ci aiuterà. Se riuscissimo a vaccinare tutti i cittadini che volontariamente si sottopongono alla vaccinazione, per settembre questo significherebbe mettere in sicurezza quelle persone che non possono vaccinarsi”.