La manifestazione “ArtVerona”, recentemente conclusa, ha dato il via al calendario autunnale delle fiere in Italia e, sulla scia delle sue suggestioni, si sono inaugurate molte iniziative nel territorio cittadino. Il tour inizia a “Eataly Art House”, in via Santa Teresa, con la mostra “La leggerezza dell’arte” visitabile entro marzo 2024 e focalizzata sulla geniale figura di Bruno Munari. Il progetto, curato da Alberto Salvadori e Luca Zaffarano, riprende le tappe principali della vita dell’artista e sarà occasione di approfondimento nelle prossime settimane, all’interno del nostro giornale. Sempre negli spazi di Eataly Art House, è prorogata fino al 30 novembre “Warhol Schifano. Photos & Polaroid” curata da Luca Beatrice. Il percorso espositivo propone quaranta foto di Pop Art create da Mario Schifano e da Andy Warhol. Nella stessa sede, la collettiva “Premiere” è dedicata alla scena emergente italiana con superfici pittoriche contaminate dai vari linguaggi del mondo digitale. Rimanendo in zona Verona sud, in via Leida, ad “Artericambi Gallery” parte la seconda edizione di “Looking up”, osservatorio d’arte delle nuove generazioni. Al “Muraless Art Hotel” di Castel D’Azzano è promossa, fino al 24 novembre, l’esposizione “Wallsaved. Dal graffito preistorico alla Post-Street Art… e ritorno” di Pier Paolo Peretta (in arte SavetheWall). Invece, in centro città, alla Galleria d’arte Moderna (GAM), è visitabile “Contemporaneo non-stop. Il respiro della natura/Aria” curata da Patrizia Nuzzo. L’occasione consente di declinare l’elemento “aria” in più visioni. Sempre alla GAM, in collaborazione con ArtVerona, la mostra “Giulio Paolini et in arcadia ego” analizza gli inganni nelle rappresentazioni facendo dialogare alcune creazioni dell’artista con i capolavori della Galleria. Analizzeremo prossimamente le suggestioni visive di questi due ultimi allestimenti. Nell’ambito del cartellone “Art&TheCity” di ArtVerona, a Castel San Pietro, termina il 12 novembre la video installazione “Tomorrows. Notes on the future of the Earth” curata da Jessica Bianchera e Marta Ferretti, con riflessione transdisciplinare sugli effetti della globalizzazione e sui temi della sostenibilità. Non solo contemporaneità alla biblioteca universitaria “Arturo Frinzi” e al Museo di Castelvecchio con le due sezioni del percorso “Girolamo dai libri, circa 1501” nato dalla collaborazione tra Musei Civici, Università di Verona e Fondazione Cariverona. Il punto centrale della proposta è costituito da due dipinti del pittore Girolamo Dai Libri raffiguranti San Pietro e San Giovanni. Ancora all’Università di Verona, entro il 10 dicembre, sono visitabili, alla biblioteca “Arturo Frinzi” (in via San Francesco) e al polo “Santa Marta” (di via Cantarane), due mostre legate al progetto “Dal Belpaese allo Spazio” con oggetti di informatica, filmati, riviste, opere bibliografiche e immagini ispirate alla storia di Olivetti.
Non molto distante, allo “Studio la Città”, in Lungadige Galtarossa, due le esperienze in corso fino all’11 novembre: “Noise” (con opere su tela di Jacob Hashimoto) e “La storia non si ripete ma fa rima” (collettiva in collaborazione con Boccanera Gallery). Nella sede espositiva della Società Belle Arti di Verona (SBAV), in piazza San Nicolò, si conclude il 7 novembre la “Collettiva di Autunno” del Gruppo Amici dell’arte “Nardi”. Ancora visibili alla Galleria dello Scudo, “Tancredi, opere scelte 1954-1962” (con termine l’8 novembre) e a Kromya Art Gallery, “Camera 31. Lo stesso cielo, ogni notte” (fino al 2 dicembre). Continuano, infine, a “Palazzo Maffei Casa Museo”, per tutto novembre, “Art in action #2023”, con percorsi di approfondimento di alcune opere e “Me time – Una stanza tutta per sé”, con performance di danza itinerante e visita al Museo.