All’unanimità, Gianni DallaBernardina è stato confermato presidente nazionale degli Agromeccanici, nell’Assemblea generale che si è tenuta questa mattina.
Per Dalla Bernardina la conferma di un eccellente lavoro svolto nel quadriennio precedente e testimoniato dai vari interventi dell’Assemblea.
Dalla relazione del Presidente, è emerso il grande lavoro di questi anni che ha portato a “un sindacato più forte, a sostegno degli associati: frutto dell’integrazione fra le organizzazioni e l’armonizzazione delle proposte sia a livello nazionale che territoriale, anche in ambito CEETTAR le due anime del contoterzismo (agricolo/rurale e forestale) hanno trovato spazio e convergenze”.
A difesa del comparto possiamo riassumere su tre grandi assi il lavoro svolto dalla Confederazione
1) Gasolio agricolo : sventando all’interno del “Decreto Clima” i tentativi di abrogarne i benefici, se fosse diventata legge avrebbe portato ad un aumento dei costi fino a 150 €/ha con un complessivo di oltre 1,2 miliardi di euro. Ultimamente intervenendo sulla “economia verde” con passaggio da motori a gasolio a mezzi “full green” (biometano, ibridi o elettrici), con un costo complessivo di oltre 100 miliardi di euro per la sostituzione dell’attuale parco macchine…
2) depositi di gasolio : mantenendo l’esonero per la tenuta dei registri di carico/scarico, recentemente confermata dall’agenzia delle dogane.
3) Circolazione stradale : intervenendo a livello legislativo modificando il codice della strada per evitare interpretazioni fantasiose del Ministero delle infrastrutture che, con una circolare, equiparava i convogli agricoli ai trasporti eccezionali. Cosi come enti del territorio (Provincie e RFI) che pretendevano di applicare alle macchine agricole le disposizioni per autoveicoli e trasporti eccezionali. Ancora in ballo l’ottenimento dell’Albo delle imprese agromeccaniche che darebbe alla categoria la dignità che merita.