Già, sembra un caso, forse non lo è. Proprio in questi giorni così tristi ecco l’anniversario di papa Wojtyla. Quindici anni fa, ne ne andava in una Roma scossa e turbata, il Papa polacco che aveva riacceso nei cuori il fuoco della fede. Della speranza.
Il Papa dei giovani, il Papa dei vecchi, il Papa di tutti.
Quindici anni dopo,Roma è turbata, l’Italia lo è così come lo è l’Europa, com’è turbato il mondo che Karol Wojtyla non s’era mai stancato di visitare, portando a tutti il suo straordinario messaggio d’amore. C’è da credere, anche per chi non crede, che da lassù papa Wojtyla mandi a noi la sua preghiera. Deve averlo invocato anche papa Francesco, che come lui è entrato nel cuore della gente. Con semplicità, umiltà, generosità. Aprendo sempre le braccia al mondo, a chi soffre.
Papa Francesco ha pregato anche per i senzatetto di Las Vegas, ha chiesto a tutti una preghiera per loro. Non dimentica nessuno, così come non dimenticava nessuno il Papa polacco. Lui che si presentò alla folla col suo sorriso e la sua ironia. “Vi parlo in italiano”, disse. “Voi mi capite. E se sbaglio, mi corrigerete”. E fu subito amore.