L’assemblea dei soci dell’Autostrada del Brennero, presieduta dall’avvocato Andrea Girardi ha definito prioritaria la trasformazione della società in «In house». La riunione era stata convocata per un confronto sull’iter per l’attuazione del protocollo d’intesa siglato a Roma il 14 gennaio scorso che dovrebbe portare alla firma del contratto di concessione trentennale tra il ministero delle infrastrutture e dei trasporti e una «società interamente partecipata dalle amministrazioni pubbliche contraenti, espressione dei territori attraversati dalla tratta A22». I soci hanno dato mandato al Cda di proseguire l’acquisto delle azioni attualmente in possesso di privati per fare in modo che la società divenga al 100 per cento pubblica, condizione essenziale per l’ottenimento del rinnovo trentennale della concessione. Accordo anche sull’elaborazione di un piano economico e finanziario che recepisca un piano di investimenti, per un importo complessivo di 3 miliardi di euro, la maggior parte dei quali (2,6 miliardi) destinato a investimenti infrastrutturali. Tra essi figurano la terza corsia tra Verona e Modena, la corsia dinamica Bolzano Sud-Verona, sovrappassi, barriere antirumore, nuove stazioni autostradali, parcheggi, centri per la sicurezza autostradale, autoparchi e la ristrutturazione delle aree di servizio.