Da lunedì torniamo a essere “arancioni” Ormai è quasi deciso, anche se rimane il rischio di ritrovarci “rossi”. E’ decisivo l’indice Rt

Il virus ha ripreso a correre, gli indici Rt superano l’1 e il governo fa scattare chiusure e divieti. «La curva epidemiologica sta risalendo, è fondamentale mantenere alto il livello del rigore», avverte Roberto Speranza, preoccupato per i numeri del Covid-19 in Europa e perché «le terapie intensive hanno smesso di scendere». Dal lunedì l’Italia sarà a prevalenza arancione, con qualche area rossa e alcune gialle. Sono in bilico tra le fasce più alte di rischio Lombardia, Veneto e Sicilia. Ma anche Emilia-Romagna, Lazio, Puglia, Calabria e Basilicata. La conferma dei passaggi di zona arriverà oggi con il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità, ma i dati del bollettino di ieri e l’indice di contagio di nuovo in salita non rassicurano. Quando avrà visto il report, il ministro della Salute firmerà l’ordinanza sulla cui base entreranno in vigore le misure di contenimento.

NUOVO DPCM. Il governo intanto lavora al nuovo Dpcm, che sarà firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e conterrà molte delle restrizioni ora in vigore. Entrerà in vigore il 16 gennaio e dovrebbe scadere a fine mese a meno che il governo non decida (come è pressoché scontato) di prolungare lo stato di emergenza, in quel caso anche la vita del decreto del presidente del Consiglio potrà essere allungata. Speranza si batterà per prorogare anche il decreto legge che vieta gli spostamenti tra le regioni e per far scattare nei week end le misure delle zone arancioni anche per i territori che si trovano in fascia gialla: bar e ristoranti chiusi e limitazione agli spostamenti.

RT CORRETTO. Il calcolo per stabilire le fasce viene effettuato incrociando le nuove soglie di rischio con la tenuta delle strutture sanitarie. I parametri prevedono che con Rt all’1 e rischio moderato si va in arancione, con Rt a 1,25 si va in rosso. Ieri tutte le regioni avevano un rischio moderato e dunque sarà l’indice di contagio a fare la differenza. Erano a 1,05 l’Emilia-Romagna, a 1,07 il Veneto, oltre 1 la Calabria e certamente la Lombardia. Vuol dire fascia arancione con negozi aperti, mentre bar e ristoranti sono chiusi ed è vietato uscire dal proprio comune. Lombardia, Veneto e Calabria rischiano di passare direttamente in fascia rossa, il che vorrebbe dire vietato uscire di casa se non per «comprovate esigenze» e per andare nei negozi che rimangono aperti. Lazio e Liguria sono tra giallo e arancione. Toscana, Friuli-Venezia Giulia, Molise e Campania dovrebbero rimanere in giallo.

Il quadro epidemiologico allarma gli scienziati e porta la linea del governo verso il rigore.

NOVITA’ PER LO SPORT? Il nuovo Dpcm conterrà modifiche anche sugli sport. Il ministro Vincenzo Spadafora sta lavorando per consentire che nelle aree gialle si possa tornare ad allenarsi in forma individuale anche a calcio, basket e negli altri sport di squadra. Ma i “rigoristi” Franceschini e Speranza sono contrari.