Una storia di famiglia lunga 130 anni che racconta di buon vino, di grande dedizione, di tradizioni che legano il loro corso all’innovazione alla filosofia sostenibile.
Cinque generazioni di maestri del vino, quelle dell’Azienda Agricola Albino Piona a Villafranca, che trovano il loro omaggio in calice nella nuova referenza “130”, una speciale Corvina vinificata in bianco con affinamento di 130 mesi sui lieviti che ad ogni sorso trasporta i wine lovers tra ricordi di famiglia, sapori e profumi d’eccellenza.
A legare passato, presente e futuro dell’azienda è un obiettivo in comune: dare risalto alle eccellenze del territorio.
Con oltre 45 ettari di vigne che si estendono tra Sommacampagna, Valeggio, Sona e Villafranca, accanto al Lago di Garda e immersa nel verde delle colline moreniche, l’azienda è diventata così oggi punto di riferimento per la produzione delle Doc del Custoza, Bardolino e Chiaretto di Bardolino, e di vini unici come il Verde Piona.
Una realtà in continua crescita, che ha saputo dare grande valore e risalto a un territorio che negli anni è spesso rimasto in sordina nel panorama vinicolo italiano e che si è resa protagonista di importanti riconoscimenti, come il Premio Cantina Dell’Anno Nord Italia della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di Wine Mag.
Da 130 anni l’amore per il buon bere
Quello della famiglia Piona è un racconto di grande passione tramandata di generazione in generazione.
L’incontro con il territorio di Custoza risale al 1700 con l’insediamento di Bartolomeo Piona.
Fu poi il bisnonno Albino Piona, nel 1893, a costruire la trattoria “Bellavista” e la prima cantina, portando così un vino d’eccellenza sulle tavole del locale e nelle case degli abitanti del posto.
Con il passare degli anni, il figlio Silvio prese il timone continuando a gestire le due anime dell’attività di famiglia.
Quando il testimone passò a suo figlio, chiamato Albino in onore del nonno, questo decise di chiudere la trattoria per dedicarsi completamente alla produzione vinicola.
Nel 1971 la cantina fece il suo ingresso nelle DOC e, nel 1990, Albino venne eletto presidente del Consorzio Tutela Custoza. Opera di Albino fu la modernizzazione della cantina grazie a nuovi macchinari e tecnologie e l’ampliamento dei vigneti.
Una crescita questa, che portò così alla costruzione della nuova sede a Palazzina di Prabiano di Villafranca nel 2005.
Alla guida dell’attività di famiglia sono ora Alessandro e Massimo, figli di Albino, insieme all’enologo Damiano Peroni e al figlio di Alessandro, Federico, arrivando così alla quinta generazione di maestri del vino.
Una storia di profondo amore per il buon vino che oggi vede nella referenza “130” un omaggio in calice all’importante traguardo raggiunto.
«Un vino speciale, che racchiude tutta la dedizione e passione che scorre da sempre nelle vene della nostra famiglia», racconta Alessandro Piona.
Filo rosso che ha accompagnato l’azienda Piona durante tutta la sua storia è quello di una meticolosa attenzione all’alta qualità dei prodotti, alla filiera corta e controllata, alla ricerca nel campo dell’innovazione tecnologica e alla valorizzazione del patrimonio ambientale.
Una filosofia sostenibile che parte innanzitutto dalla tutela del territorio. Attenzione che è valsa all’azienda Piona e al suo Custoza Macerato Doc Crea anche il Premio Green da parte de “La Guida ai vini di Verona Top 100”.