Sabato 23 e domenica 24 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese: 750 luoghi in 400 città saranno visitabili grazie ai volontari di 350 delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni.
Nella provincia veronese, il Gruppo FAI Giovani e la Delegazione FAI di Verona, insieme agli Studenti dell’Università attendono i visitatori a Povegliano e a Sommacampagna.
Nel Comune di Povegliano l’attenzione è posta sull’Oasi della Bora. Le risorgive sono un’area agricola che nel tempo si sono rinaturalizzate. Ad inizio anni ’90 i volontari della sezione locale del WWF hanno preso in gestione quest’area con l’obiettivo di preservare il valore ambientale di alcune risorgive ed il loro ruolo storico legato alla gestione idrica di epoca veneziana. In quest’oasi sono presenti le sorgenti del gorgo della bora, scrigno ambientale e di biodiversità.
Da sempre l’acqua contraddistingue la fascia territoriale a sud di Verona: quella delle risorgive, caratterizzata da un continuo susseguirsi di fasi di bonifica e di abbandono. L’importanza dell’uso di queste acque era tale che la Repubblica di Venezia istituì il “Magistrato sopra li Beni Inculti” e firmò, tra il 1752/1764, il “Trattato di Ostiglia” col Ducato di Mantova per regolamentare l’uso delle acque del Tartaro, del Tione e dei loro affluenti.
Nell’oasi della Bora sgorgano acque di falda, che permettono ai fontanili di avere portate e temperature costanti durante l’anno e che permettono lo sviluppo e la crescita di specie animali e vegetali particolari in un habitat di grande interesse naturalistico. Il fitto sistema di canali che nasce dalle risorgive si configura come un fondamentale collegamento ecologico tra alta e bassa pianura.
Per quanto riguarda Sommacampagna la visita riguarderà innanzittutto la Pieve di Sant’Andrea e l’affresco ritrovato. La pieve di Sant’Andrea costituisce il nucleo abitato più antico di Sommacampagna, la sua posizione era strategica per il controllo del territorio e per la presenza di fonti di acqua. Ritrovamenti archeologici fanno pensare che la chiesa sorga sui resti di un tempio pagano. Il periodo di massimo splendore fu tra l’VIII e il XII secolo. La chiesa è impreziosita da cicli di affreschi che gli studiosi li dividono in tre gruppi: i più antichi sono quelli raffiguranti gli apostoli, situati nell’abside maggiore, e San Fermo e San Rustico, eseguiti poco dopo la costruzione della chiesa. Il secondo gruppo decora l’arco trionfale e risale alla fine del ‘200 inizi del ‘300; il terzo gruppo appartiene alle epoche successive. Di grande rilievo è il Giudizio Universale eseguito sul retro della facciata principale. Nel 2023, durante un intervento di restauro, è riemerso un bellissimo affresco che raffigura l’Annunciazione con l’arcangelo Gabriele che faceva parte di un ciclo di affreschi coperto da una muratura nel corso dei secoli.
Sarà inoltre possibile visitare la casa del dottor Oppi che si trova nel centro storico di Sommacampagna, territorio di tradizione contadina, ed era caratterizzato da numerose ville a controllo della campagna e dalle semplici residenze degli abitanti. Tra queste spiccavano alcuni palazzetti, abitati da particolari personalità. Figura importante e di riferimento per la popolazione nel Novecento era il dott. Giulio Oppi, medico del paese e durante la Seconda guerra mondiale fu riferimento per le famiglie della zona, in quanto all’interno del suo giardino era presente un rifugio anti aereo.