“Cuore”tradotto in dialetto veronese La scrittrice Lucia Beltrame Menini ha presentato in Comune il suo ultimo lavoro

In Comune una commissione cultura emozionante. Il presidente Mauro Bonato ha invitato la scrittrice Lucia Beltrame Menini, poetessa del Cenacolo “Berto Barbarani” a presentare il suo ultimo lavoro letterario.
Si tratta di CÓRE, una traduzione nel dialetto veronese di Cuore il classico romanzo per ragazzi scritto da Edmondo de Amicis.
La poetessa Lucia Beltrame ha già scritto libri di narrativa e poesia in dialetto, tra cui A pié descalzi, Quando el sole va in catinora, Al calar de la luna, El me Nadale..
In questi due anni di ritiro per la pandemia ha tradotto in dialetto: Fòle da sognare, Versus de Verona, il Piccolo Principe che è diventato El Principe Butin.
Il libro Córe – Cuore – che da sempre commuove generazione di lettori grandi e piccoli, è il diario fittizio di Enrico Bottini, un bimbo torinese di terza elementare che ci conduce per mano attraverso le diverse tappe di un anno scolastico denso di avvenimenti gioiosi e tristi, che va dal 17 ottobre 1881 al 10 luglio 1882.
Il suo libro ambientato a Torino ed è un vivace spaccato dell’Italia del Risorgimento con il chiaro intento pedagogico da parte di De Amicis di stimolare nei giovani cittadini del Regno le virtù civili, ossia l’amore per la patria, il rispetto per l’autorità e per i genitori, lo spirito di sacrificio, l’eroismo, la carità e la pietà per gli umili e gli infelici.