I“Che dite, lo facciamo?”. E’ bastata una domanda, la risposta era già scontata. “Facciamolo”. I ragazzi sono così, ci mettono un attimo. “In un attimo spiega Marco Dalla Bernardina – abbiamo capito che era un’idea da realizzare”.
Marco parla anche a nome dei cugini Giovanna e Silvia e della sorella Diletta. “Abbiamo aperto le cucine dell’hotel DB, per regalare il pasto di Natale a chi altrimenti non l’avrebbe fatto”.
Cinquecento pasti, da donare alle famiglie del territorio, Sommacampagna e Sona, in particolare, che si trovano in condizioni difficili a causa della pandemia. “Un gesto che arriva da lontano” spiega Marco. “Ogni anno, a Natale, come succede in ogni azienda, avevamo l’abitudine di ritrovarsi a cena con i collaboratori delle nostre aziende, una piccola grande comunità. Quest’anno non è possibile farlo e allora è nata spontanea l’idea di regalare un momento di solidarietà a chi è meno fortunato”.
L’idea ha trovato gambe buone per camminare e mani buone per essere concretizzata.
“I nostri cuochi sono tornati al lavoro entusiasti dell’idea. Abbiamo riaperto le cucine, scelto menu adatti a ogni esigenza, compresa quella di rispettare le scelte religiose di alcune famiglie. Abbiamo ritrovato intorno all’idea una solidarietà straordinaria che dimostra come ci sia sempre spazio per fare del bene”.
Le gambe sulle quali camminare, sono quelle dei pensionati “delle nostre aziende, alcuni dei quali sono tornati al lavoro proprio per aiutarci in questo momento, per dare il proprio contributo. Segno che hanno respirato il clima particolare di questo periodo”.
E così, il giorno di Natale, circa 130 famiglie della zona potranno festeggiare, con la felicità di chi ha ricevuto senza chiedere. E, dall’altra parte, la gioia di aver donato con un sorriso. I 500 pasti ssarannopoi distribuiti dall’Emporio della Solidarietà, che ha sede a Lugagnano, di cui è responsabile la dottoressa Emanuela Schiera. “L’Emporio ha questo obiettivo” spiega la dottoressa Schiera. “Raccogliamo le donazioni e cerchiamo di distribuirle a chi ha più bisogno. Purtroppo, la pandemia ha accentuato il disagio di molte famiglie e quesi gesti di solidarietà sono straordinari perchè ci consentono di soddisfare le necessità di nuclei famigliari altrimenti in difficoltà. Per fortuna, accanto al disagio, aumentano anche gesti come questo”.
“Che dite? lo facciamo?” si son guardati in faccia i cugini Dalla Bernardina. “Facciamolo”. E l’hanno fatto. Buon Natale.