Dal racconto del bene può nascere del bene? Leggere la storia di un’associazione di volontariato può ispirare a compiere azioni dedicate al prossimo? È possibile valorizzare un circolo virtuoso a partire da una semplice “chiacchierata” con chi ogni giorno dedica assistenza, tempo… un sorriso, a chi è povero, anziano, bisognoso, ammalato, solo o emarginato? Proviamo a rispondere col Centro di Servizio per il Volontariato di Verona, la cui “mission” è proprio “far innamorare del volontariato”, perché “nel volontariato c’è posto per tutti, anche i pigri, i timidi, gli annoiati… E una volta che si comincia, poi di solito non si riesce più a smettere!”. “6000 realtà operano nella provincia di Verona, il mondo del no profit è vivo, ha retto la pandemia, si è trasformato e ha dato stimoli di crescita importanti”: ad affermarlo è Roberto Veronese, Presidente del CSV, che ha raccontato una “componente vitale del nostro territorio animata da migliaia di cittadini che dedicano il loro tempo a qualcosa di più grande di loro”. Il CSV ha sed presso l’ex Caserma Santa Marta in via Cantarane n.24 e opera a diretto contatto con più di 400 organizzazioni. “Il Centro di Servizio per il Volontariato di Verona dal 1997 valorizza il volontariato come strumento di cittadinanza attiva e ne promuove la crescita. I CSV sul territorio nazionale, e così quello di Verona, hanno il compito di: organizzare, gestire ed erogare servizi di supporto tecnico, formativo ed informativo per promuovere e rafforzare la presenza ed il ruolo dei volontari negli enti del Terzo settore. Basa la propria azione sull’ascolto continuo dei bisogni e delle esigenze dei volontari, delle organizzazioni di volontariato e del territorio, in dialogo con le istituzioni, il mondo accademico, le realtà profit e la comunità tutta. A quali attività nello specifico vi dedicate? Le azioni di sviluppo si concretizzano in informazione e sensibilizzazione, ricerca e documentazione, formazione e consulenza. Nel dettaglio, le macroaree d’intervento sono: promozione del volontariato e orientamento, formazione, consulenze, progetti di animazione territoriale, logistica, informazione e comunicazione, documentazione e ricerca. Quante persone collaborano alle attività di CSV Verona? Il CSV è governato da un consiglio direttivo di 9 componenti, che operano come volontari, espressione del volontariato e del Terzo settore veronese. Si avvale poi di 11 dipendenti per la programmazione ed implementazione delle attività. Accanto a loro, prestano servizio varie professionalità che collaborano a vario titolo con CSV come consulenti esterni. Avete in cantiere progetti? Uno degli ultimi appuntamenti in programma è stata la consegna degli attestati “Merita Fiducia” alle associazioni certificate. Quello della trasparenza e della rendicontazione è un tema portante che CSV promuove alle associazioni da anni, guidandole anche in un percorso di accreditamento al marchio di garanzia “Merita Fiducia”. Cosa vi augurate per il futuro? La campagna CERCASI UMANI ci accompagnerà anche nel 2023 su alcuni territori della provincia e stiamo lavorando ad iniziative rivolte ai giovani. Quest’iniziativa inedita ha fatto parlare di sé anche a livello nazionale e mira a vincere i possibili pregiudizi a fare volontariato. Le sfide per i mesi e gli anni a venire sono tante. In primis quella di continuare a far innamorare le persone del volontariato e coinvolgere i giovani in iniziative concrete di cittadinanza attiva e di riflessione su valori, diritti e futuro.
Stefania Tessari