Bastano 35 euro per associare il proprio nome ad un chilometro Aida (Alta Italia da attraversare), la ciclovia ideata da Fiab per connettere in modo sostenibile la Val di Susa, al confine francese di Mocenisio, con Trieste, al confine sloveno, passando per i centri di tutte le grandi città della pianura Padana e in particolare da Verona. Dopo aver studiato e mappato il nuovo itinerario, che è stato presentato a tutte le amministrazioni che si trovano lungo il tracciato, i volontari Fiab sono passati alla fase “esecutiva” del progetto con una raccolta fondi che terminerà il 17 dicembre. L’obiettivo è raccogliere 30 mila euro sufficienti a produrre, posare e manutenere una segnaletica leggera sui 930 chilometri della ciclovia. Non c’è molto altro da fare: il percorso si snoda infatti su ciclovie regionali già esistenti e su strade secondarie a bassissimo traffico. Verona è il baricentro non solo geometrico di questa impresa: dalla celebre opera verdiana, simbolo della stagione areniana, trae ispirazione il nome della ciclovia. Da Verona partiranno inoltre le operazioni di posa della segnaletica, che andranno tanto più lontano quanto più i fondi raccolti si avvicineranno all’obiettivo dei 30 mila. Con almeno 5 mila euro raccolti verranno infatti tabellati i primi 50 km da Desenzano a Verona; con almeno 10 mila euro 100 km, da Brescia a Vicenza; con 15 mila euro 300 km da Milano a Padova.