Ancora Verona e l’Arena come sedi dell’ultima tappa del Giro d’Italia, edizione numero 105, che partirà dall’Ungheria venerdì 6 maggio 2022 (l’epilogo a Verona il 29 dello stesso mese).
“E’ un Giro ricco di ottime occasioni per i velocisti – commenta Elia Viviani -. Forse l’arrivo della prima tappa e’ piu’ favorevole per un ‘finisseur’ o un velocista che tiene bene in salita. Mi piacerebbe poter lottare per conquistare nuovamente la maglia ciclamino e provare a vincere qualche tappa come quella di Treviso, vicino ai miei tifosi, o quella di Reggio Emilia. Sicuramente c’e’ terreno per ripetere un Giro come quello del 2018: sarebbe un sogno!”.
Verona ospiterà la chiusura della Corsa Rosa per la quinta volta, dopo i precedenti del 1981, 1984, 2010 e 2019: tutte cronometro individuali che hanno incoronato i successi di Battaglin, Moser (con la storica rimonta su Fignon), Basso e Carapaz. 17.1 km per 280 m di dislivello. Frazione a cronometro sul Circuito delle Torricelle (dei Mondiali) percorso in senso antiorario. Prima parte per vialoni rettilinei e molto larghi. Poi salita attorno al 5% con alcuni “scalini” e con carreggiata un po’ più stretta. Dopo GPM e cronometraggio intermedio in vetta alla salita seguono 4 km di discesa su veloci. Ultimi 3 km lungo le vie cittadine con alcune curve impegnative. Arrivo in Piazza Bra e nell’Arena di Verona.
“Un sogno che si avvera per la seconda volta in quattro anni – afferma il Sindaco di Verona Federico Sboarina -. Dopo il grande evento del 2019, ospitare nuovamente il gran finale del prossimo Giro d’Italia con l’arrivo in Arena è motivo di enorme orgoglio per Verona. A detta di tutti è la cornice più scenografica per concludere la ‘regina’ delle gare ciclistiche e la nostra città è pronta ad accogliere la carovana rosa. Ringrazio Rcs e il presidente della Regione Luca Zaia, senza il suo impegno in prima persona Verona non avrebbe ricevuto questa grande occasione”.