Sempre meno ricoverati per Covid negli ospedali veneti. Una notizia incoraggiante soprattutto perché si tratta di una tendenza che va avanti da un mese. Il calo delle ospedalizzazioni è stato talmente veloce da sorprendere anche il governatore Luca Zaia: “La nostra curva è crollata drasticamente” ha commentato Zaia. “Le vere restrizioni le abbiamo attutate il 24 dicembre, in due settimane abbiamo avuto una decina di giorni rossi e i rimanenti in arancione, la curva ci dice che fino al 31 dicembre siamo saliti e dal primo è iniziato il crollo, ma è inverosimile che questo derivi dalle restrizioni dei giorni prima. Le restrizioni potrebbero aver agevolato”, ha sottolineato il governatore, “ma il crollo è improbabile che dipenda da questo. Aumentavano le dimissioni rispetto alle ospedalizzazioni, quindi il numero dei decessi non ha inciso”.
IL BOLLETTINO
+629 positivi nelle ultime 24 ore, 1,61% l’incidenza dei positivi sui tamponi fatti, 313.945, 30.360 attualmente positivi, 2.069 ricoveri totali, 211 in terapia intensiva, 1.858 in area non critica, 57 nuovi decessi.
QUESTIONE VACCINI
“Riguardo ai centri di produzione Pfizer, non c’è particolare interesse ad avere unità produttive”, ha detto Zaia, “noi oggi avremo la riunione alle 17.30 con Roma. E’ anche una questione di civiltà, vediamo quanti sono gli over 80 in ogni regione, ho chiesto che i target fissati siano sanciti dalla comunità scientifica. I vaccini devono essere fatti al target giusto e non a chi non ha titolo, il dato del 14% dei vaccini dati a chi non ne aveva diritto è inquietante. Noi questo problema non lo abbiamo, ma qualche regione ha spinto tanto, avete visto cosa è successo in Sicila? In Veneto”, ha aggiunto Zaia, “abbiamo il 9% ma è giustificato, ad esempio casi di 18enni o 20enni vaccinati ma che sono dipendenti della Sanità, per esempio”.
SU DRAGHI
“Il capo dello Stato vede l’incarico come unica soluzione, ma non è l’unica. Se Draghi non trova una maggioranza si va al voto: è scritto nella Costituzione”.