La cronistoria, per ricordare la sua defenestrazione dal palazzo di via Campo Marzo l’ha fatta lo stesso avvocato Michele Croce. Nel CdA di Agsm del 9 marzo 2019, 4 consiglieri votarono la sfiducia al presidente Croce, senza alcun tipo di preavviso. La motivazione venne dichiarata dal consigliere Maurizio Giletto (di nomina personale del sindaco Sboarina) che faceva riferimento agli attacchi mossi dall’avvocato Luigi Bellazzi per cui il CdA non riteneva più credibili le affermazioni di Croce. Successivamente il 16 marzo il sindaco Federico Sboarina faceva proprie le affermazioni dei consiglieri dichiarando che “a fronte di prove documentali e anche a seguito di esposti presentati da un privato cittadino, il presidente Croce ha affermato cose non corrispondenti al vero”. I fatti successivi sono noti: il sindaco ordinò ai consiglieri di dimettersi, i consiglieri si dimisero, il CdA di Agsm decadde, gli stessi consiglieri (eccetto Croce) vennero rinominati dal sindaco Sboarina. Otto mesi dopo arriva la richiesta di archiviazione da parte del PM dell’indagine penale riguardante Croce perché “non sussistono fatti di rilievo penale”. Nell’ordinanza della Procura si richiama l’operato di Croce “conforme ai principi di trasparenza, pubblicità e imparzialità, avente come obiettivo un interesse pubblico, e cioè il vantaggio derivante all’ente dal risparmio di spesa” (nella procedura di selezione del Direttore Generale), e ancora effettuato in “applicazione del principio di rotazione, a fronte dell’espletamento dell’incarico con scrupolo professionale, in ragione degli importi percepiti assolutamente congrui e anzi a corrispettivo minore” (prestazioni avvocato Tirapelle). Per Croce “non c’è Giustizia senza Verità. E la Verità, anche se lentamente – ha dichiarato- proprio come 5 anni fa nei processi Agec, bisogna saperla aspettare perché alla fine arriva sempre, anche in Agsm. È una verità che certifica come il Sindaco abbia fatto fuori Croce da Agsm tradendo una alleanza con il suo movimento civico che pure gli aveva permesso di diventare primo cittadino di Verona”. Poi Croce nel corso della conferenza stampa che si è svolta in municipio si è chiesto “come ci si può fidare di un sindaco pronto a svendere Agsm ai milanesi dopo aver fatto fuori l’ultimo baluardo, il presidente Croce, che la difendeva e la proiettava verso l’espansione veneta e triveneta?”.